Il diritto di cronaca deve sempre prevalere sulla tutela della reputazione?

The paper focuses on the issues of constitutional relevance of Judgment No. 28340/2021, in which the Court of Cassation, following Judgment No. 150/2021 of the Constitutional Court, identifies the cases of “exceptional se- riousness” that justify the imposition of a prison sentence for the offence of defamation committed through the press or other media. The analysis focuses, in particular, on the complex balance between the freedom of the press and the protection of reputation, and takes into consideration the relevant case-law of the Constitutional Court and the European Court of Human Rights. In conclusion, the paper argues that in the present Judgment, as well as in constitutional Judgment No. 150/2021, the protection of reputation seems “downgraded” with respect to the freedom of the press.

Il contributo si sofferma sui profili di rilievo costituzionalistico della sentenza n. 28340/2021, in cui la Corte di cassazione, sulla base della sentenza della Corte costituzionale n. 150/2021, individua i casi di “eccezionale gravità” che giustificano l’applicazione della pena detentiva per il reato di diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità. L’analisi verte, in particolare, sul difficile bilanciamento tra il diritto di cronaca e la tutela della reputazione, e prende in considerazione la rilevante giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nelle riflessioni conclusive si mette in luce, in chiave critica, la “degradazione” del bene giuridico della reputazione rispetto a quello del diritto di cronaca che risulta dalla sentenza in commento e, prima ancora, dalla sentenza n. 150/2021 della Corte costituzionale.