La definizione della nozione di dividendo costituisce compito tutt’altro che agevole. Dopo aver rilevato che nel nostro ordinamento i dividendi si inseriscono in un sistema di tassazione dei redditi di natura finanziaria ormai conformato in modo da prevenire possibili lacune, l’Autore si sofferma sui principi ispiratori della riforma recata dal d.lgs. n. 344 del 2003, evidenziando come la scelta legislativa di annettere rilievo alla forma della remunerazione – vale a dire di assimilare alle azioni gli strumenti finanziari la cui remunerazione sia totalmente ancorata ai risultati dell’impresa – non risulti in linea con l’approccio seguito tanto a livello internazionale quanto nell’ordinamento dell’Unione europea, ove la commisurazione della remunerazione agli utili tende a non assumere rilievo. Inoltre, dopo aver illustrato la rilevanza del carattere sostanziale della nozione di dividendo ai fini della ricomprensione in essa degli utili fittizi, degli utili extracontabili e dei deemed dividends, l’Autore analizza il tema della trasformazione dei dividendi in plusvalenze e delle relative norme di contrasto previste dal legislatore. Infine, l’Autore analizza le interrelazioni della nozione di dividendo sia con quella di interesse, come emergente dalla disciplina di contrasto alla thin capitalization introdotta dal legislatore delegato del 2003, sia con quella di riserve di capitale.
La nozione di “dividendo” tra normativa tributaria ed evoluzione del diritto delle società / Melis, Giuseppe. - In: DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA. - ISSN 0012-3447. - 5(2013), pp. 1031-1055.
La nozione di “dividendo” tra normativa tributaria ed evoluzione del diritto delle società
MELIS, GIUSEPPE
2013
Abstract
La definizione della nozione di dividendo costituisce compito tutt’altro che agevole. Dopo aver rilevato che nel nostro ordinamento i dividendi si inseriscono in un sistema di tassazione dei redditi di natura finanziaria ormai conformato in modo da prevenire possibili lacune, l’Autore si sofferma sui principi ispiratori della riforma recata dal d.lgs. n. 344 del 2003, evidenziando come la scelta legislativa di annettere rilievo alla forma della remunerazione – vale a dire di assimilare alle azioni gli strumenti finanziari la cui remunerazione sia totalmente ancorata ai risultati dell’impresa – non risulti in linea con l’approccio seguito tanto a livello internazionale quanto nell’ordinamento dell’Unione europea, ove la commisurazione della remunerazione agli utili tende a non assumere rilievo. Inoltre, dopo aver illustrato la rilevanza del carattere sostanziale della nozione di dividendo ai fini della ricomprensione in essa degli utili fittizi, degli utili extracontabili e dei deemed dividends, l’Autore analizza il tema della trasformazione dei dividendi in plusvalenze e delle relative norme di contrasto previste dal legislatore. Infine, l’Autore analizza le interrelazioni della nozione di dividendo sia con quella di interesse, come emergente dalla disciplina di contrasto alla thin capitalization introdotta dal legislatore delegato del 2003, sia con quella di riserve di capitale.File | Dimensione | Formato | |
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