Friedrich A. von Hayek è stato nel Novecento il maggiore esponente della cultura liberale. Egli offre qui un suggestivo e agile affresco delle idee che si trovano alla base del liberalismo e delle vicende storiche prodotte dal movimento liberale. Hayek non fa altro che rappresentare la sua stessa “dimora”. Opera quindi dall’interno. E ben conosce le caratteristiche del “luogo”, gli “inquilini” che vi abitano, i confini con i territori adiacenti. Il liberalismo è libertà individuale di scelta, che si rende possibile solo tramite la limitazione della sfera d’intervento del potere pubblico. È il “governo della legge”, che si sostituisce al “governo degli uomini. E tuttavia lo schieramento liberale ha due anime: quella rigorosamente evoluzionistica, prevalente nella tradizione britannica, e quella razionalistica, prevalente nella tradizione continentale europea. Esse hanno trovato convergenza su alcuni «postulati essenziali», quali la libertà di pensiero, di parola, di stampa. Ma l’accordo ha carattere «meramente verbale»: perché il liberalismo di tipo britannico ha assunto come «valore supremo» la libertà individuale, mentre il liberalismo di tipo continentale si è venuto quasi a identificare con il movimento democratico. Il che complica le cose. La democrazia e il liberalismo si occupano infatti di due differenti problemi. La prima si chiede a chi spetti governare; e la sua risposta è che tocca ai cittadini nel loro insieme. Il secondo pone invece la questione relativa all’estensione dell’intervento del potere pubblico; e la sua risposta è che quel potere deve svolgere un compito residuale, in modo da dare spazio alla più estesa e libera cooperazione sociale. In un Paese come il nostro, che non si identifica con la cultura liberale e che è popolato da tanti liberali “immaginari”, la lettura del testo di Hayek può gettare luce su molti equivoci e incomprensioni. E mostrare quale sia il crocevia attraverso cui passano la crescita della razionalità e lo sviluppo economico-sociale.
Prefazione / Infantino, Lorenzino. - 6:(2012), pp. 5-19.
Prefazione
INFANTINO, LORENZINO
2012
Abstract
Friedrich A. von Hayek è stato nel Novecento il maggiore esponente della cultura liberale. Egli offre qui un suggestivo e agile affresco delle idee che si trovano alla base del liberalismo e delle vicende storiche prodotte dal movimento liberale. Hayek non fa altro che rappresentare la sua stessa “dimora”. Opera quindi dall’interno. E ben conosce le caratteristiche del “luogo”, gli “inquilini” che vi abitano, i confini con i territori adiacenti. Il liberalismo è libertà individuale di scelta, che si rende possibile solo tramite la limitazione della sfera d’intervento del potere pubblico. È il “governo della legge”, che si sostituisce al “governo degli uomini. E tuttavia lo schieramento liberale ha due anime: quella rigorosamente evoluzionistica, prevalente nella tradizione britannica, e quella razionalistica, prevalente nella tradizione continentale europea. Esse hanno trovato convergenza su alcuni «postulati essenziali», quali la libertà di pensiero, di parola, di stampa. Ma l’accordo ha carattere «meramente verbale»: perché il liberalismo di tipo britannico ha assunto come «valore supremo» la libertà individuale, mentre il liberalismo di tipo continentale si è venuto quasi a identificare con il movimento democratico. Il che complica le cose. La democrazia e il liberalismo si occupano infatti di due differenti problemi. La prima si chiede a chi spetti governare; e la sua risposta è che tocca ai cittadini nel loro insieme. Il secondo pone invece la questione relativa all’estensione dell’intervento del potere pubblico; e la sua risposta è che quel potere deve svolgere un compito residuale, in modo da dare spazio alla più estesa e libera cooperazione sociale. In un Paese come il nostro, che non si identifica con la cultura liberale e che è popolato da tanti liberali “immaginari”, la lettura del testo di Hayek può gettare luce su molti equivoci e incomprensioni. E mostrare quale sia il crocevia attraverso cui passano la crescita della razionalità e lo sviluppo economico-sociale.Pubblicazioni consigliate
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