L’effettiva capacità delle norme di rispondere in maniera efficiente alle esigenze economico-sociali non dipende esclusivamente dalla scelta di un adeguato bilanciamento degli interessi in gioco. L’efficacia di ciascuna regola si deve misurare anche con la tecnica normativa adottata. L’equilibrio sancito nella regola di diritto è pur sempre, in concreto, quello espresso nel testo normativo, che deve allora essere formulato in maniera chiara e comprensibile onde non generare nei destinatari incertezze, a livello prima interpretativo e poi applicativo, sulla regola da applicare; altrimenti, anche il migliore bilanciamento possibile degli interessi in gioco rischia di tradursi in concreto in regola inapplicabile o inapplicata e rivelarsi dunque inefficace. Soltanto l’utilizzo di una tecnica normativa appropriata è in grado di garantire la certezza del diritto, principio cardine dell’ordinamento e fondamento della tutela della sicurezza dei traffici e delle contrattazioni. La certezza del diritto gioca un ruolo primario nel sistema delle imprese. Garantire la certezza del diritto in materia di impresa significa tutelare la sicurezza e l’armonico sviluppo dei traffici. L’incertezza crea invece inefficienze: induce all’immobilismo gli operatori economici, riducendone la sana propensione al rischio d’impresa, e genera chiare ripercussioni negative sul ciclo economico. Tra i settori più colpiti da interventi discutibili sul piano della tecnica normativa vi è quello relativo alla disciplina della crisi d’impresa, ovviamente particolarmente “caldo” in ragione delle difficoltà del sistema economico complessivo. L'articolo esamina alcuni interventi emblematici (tra cui il pacchetto di regole adottate in occasione della vicenda Alitalia) di un modo censurabile di adottare leggi sulla crisi d'impresa: si tratta di regole inefficaci, almeno nel medio-lungo periodo, che non possono ritenersi in linea con l’esigenza di mantenere un assetto stabile di regole a tutela dell’affidamento degli interessati.
Incertezza del diritto e leggi sulla crisi d'impresa / Nuzzo, Antonio. - STAMPA. - (2011), pp. 709-724.
Incertezza del diritto e leggi sulla crisi d'impresa
NUZZO, ANTONIO
2011
Abstract
L’effettiva capacità delle norme di rispondere in maniera efficiente alle esigenze economico-sociali non dipende esclusivamente dalla scelta di un adeguato bilanciamento degli interessi in gioco. L’efficacia di ciascuna regola si deve misurare anche con la tecnica normativa adottata. L’equilibrio sancito nella regola di diritto è pur sempre, in concreto, quello espresso nel testo normativo, che deve allora essere formulato in maniera chiara e comprensibile onde non generare nei destinatari incertezze, a livello prima interpretativo e poi applicativo, sulla regola da applicare; altrimenti, anche il migliore bilanciamento possibile degli interessi in gioco rischia di tradursi in concreto in regola inapplicabile o inapplicata e rivelarsi dunque inefficace. Soltanto l’utilizzo di una tecnica normativa appropriata è in grado di garantire la certezza del diritto, principio cardine dell’ordinamento e fondamento della tutela della sicurezza dei traffici e delle contrattazioni. La certezza del diritto gioca un ruolo primario nel sistema delle imprese. Garantire la certezza del diritto in materia di impresa significa tutelare la sicurezza e l’armonico sviluppo dei traffici. L’incertezza crea invece inefficienze: induce all’immobilismo gli operatori economici, riducendone la sana propensione al rischio d’impresa, e genera chiare ripercussioni negative sul ciclo economico. Tra i settori più colpiti da interventi discutibili sul piano della tecnica normativa vi è quello relativo alla disciplina della crisi d’impresa, ovviamente particolarmente “caldo” in ragione delle difficoltà del sistema economico complessivo. L'articolo esamina alcuni interventi emblematici (tra cui il pacchetto di regole adottate in occasione della vicenda Alitalia) di un modo censurabile di adottare leggi sulla crisi d'impresa: si tratta di regole inefficaci, almeno nel medio-lungo periodo, che non possono ritenersi in linea con l’esigenza di mantenere un assetto stabile di regole a tutela dell’affidamento degli interessati.File | Dimensione | Formato | |
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