Tradizionalmente l’assistenza ‘di lungo periodo’ (Long-Term Care, LTC) per le persone con patologie croniche, disabilità e fragilità è stata reattiva ed episodica, portando al ricorso evitabile dell’ospedale e delle strutture residenziali; con un supporto tecnologico adeguato, è possibile renderla sempre più ‘proattiva’ e coordinata, migliorando sia la qualità della vita dei soggetti interessati e dei loro familiari, sia la sostenibilità economica del sistema complessivo: una visione olistica sulla salute e il benessere del cittadino non può oggi prescindere da un utilizzo appropriato delle tecnologie. Con interventi assistenziali permanenti e continuativi spesso si riesce ad alleviare le conseguenze di una autonomia funzionale compromessa ed a tenere sotto controllo i problemi, anche se non è possibile risolverli; i modelli di assistenza rispondono sempre meglio ai bisogni dei cittadini e la tecnologia può avere una parte significativa per contribuire a offrire più servizi e a renderli più mirati ed efficaci. La frammentazione degli interventi degli operatori (sia sociali che sanitari) e la dispersione geografica degli attori sul territorio (cittadini e operatori) può essere ridimensionata con l’utilizzo dell’ICT (Information and Communication Technology) e di apparecchiature avanzate, a costi sempre più accessibili
ROSSI MORI, A.; Dandi, Roberto. (2011). Disabilità, non autosufficienza e tecnologie. In Angelo Lino Del Favero (Eds.), Secondo rapporto sulla non autosufficienza in Italia: assistenza territoriale e cure domiciliari (pp. 169-179). Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Disabilità, non autosufficienza e tecnologie
DANDI, ROBERTO
2011
Abstract
Tradizionalmente l’assistenza ‘di lungo periodo’ (Long-Term Care, LTC) per le persone con patologie croniche, disabilità e fragilità è stata reattiva ed episodica, portando al ricorso evitabile dell’ospedale e delle strutture residenziali; con un supporto tecnologico adeguato, è possibile renderla sempre più ‘proattiva’ e coordinata, migliorando sia la qualità della vita dei soggetti interessati e dei loro familiari, sia la sostenibilità economica del sistema complessivo: una visione olistica sulla salute e il benessere del cittadino non può oggi prescindere da un utilizzo appropriato delle tecnologie. Con interventi assistenziali permanenti e continuativi spesso si riesce ad alleviare le conseguenze di una autonomia funzionale compromessa ed a tenere sotto controllo i problemi, anche se non è possibile risolverli; i modelli di assistenza rispondono sempre meglio ai bisogni dei cittadini e la tecnologia può avere una parte significativa per contribuire a offrire più servizi e a renderli più mirati ed efficaci. La frammentazione degli interventi degli operatori (sia sociali che sanitari) e la dispersione geografica degli attori sul territorio (cittadini e operatori) può essere ridimensionata con l’utilizzo dell’ICT (Information and Communication Technology) e di apparecchiature avanzate, a costi sempre più accessibili| File | Dimensione | Formato | |
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