L’articolo propone una serie di riflessioni sui principali casi di crisi di grandi aziende italiane (Parmalat, Gruppo Cirio Del Monte, Alitalia) che hanno colpito l’investimento del risparmio negli ultimi anni. I casi esaminati presentano tra loro notevoli similitudini per quanto riguarda le cause della crisi: gestione imprenditoriale irrispettosa delle regole (tuttavia capace di catalizzare un diffuso consenso e con ciò di ritardare l’emersione pubblica della crisi), operazioni complesse e poco trasparenti sul mercato finanziario, eccessivo ricorso all’indebitamento (non rappresentato in termini veritieri al mercato), mancanza di una significativa reazione da parte del sistema preposto al controllo (sindaci, revisori, Autorità di vigilanza). Similitudini si riscontrano anche nella gestione della crisi: sia per Parmalat che per Alitalia i presupposti per la ristrutturazione sono stati creati attraverso interventi correttivi, ad personam, della legislazione in materia di amministrazione straordinaria. Si è fatto così un uso piuttosto disinvolto dello strumento legislativo, solo formalmente rispettoso del principio di generalità ed astrattezza. Inoltre, gli interventi non paiono esattamente in linea con l’esigenza di riaffermare appieno il valore dei principi di trasparenza e indipendenza e prevenire altri episodi simili di tradimento del risparmio. Le ragioni dei creditori paiono, infatti, essere subordinate al preminente obiettivo della difesa dell’occupazione; inoltre, i tempi biblici e i costi elevati delle procedure incidono inevitabilmente sugli interessi dei creditori. Sono state dunque perdute ottime occasioni per un intervento normativo realmente diretto alla tutela delle esigenze di trasparenza ed indipendenza.
Parmalat, Alitalia e simili: occupazione, risparmio e via italiana nella gestione della crisi d'impresa / Nuzzo, Antonio. - In: ANALISI GIURIDICA DELL'ECONOMIA. - ISSN 1720-951X. - 1:giugno(2009), pp. 105-114.
Parmalat, Alitalia e simili: occupazione, risparmio e via italiana nella gestione della crisi d'impresa
NUZZO, ANTONIO
2009
Abstract
L’articolo propone una serie di riflessioni sui principali casi di crisi di grandi aziende italiane (Parmalat, Gruppo Cirio Del Monte, Alitalia) che hanno colpito l’investimento del risparmio negli ultimi anni. I casi esaminati presentano tra loro notevoli similitudini per quanto riguarda le cause della crisi: gestione imprenditoriale irrispettosa delle regole (tuttavia capace di catalizzare un diffuso consenso e con ciò di ritardare l’emersione pubblica della crisi), operazioni complesse e poco trasparenti sul mercato finanziario, eccessivo ricorso all’indebitamento (non rappresentato in termini veritieri al mercato), mancanza di una significativa reazione da parte del sistema preposto al controllo (sindaci, revisori, Autorità di vigilanza). Similitudini si riscontrano anche nella gestione della crisi: sia per Parmalat che per Alitalia i presupposti per la ristrutturazione sono stati creati attraverso interventi correttivi, ad personam, della legislazione in materia di amministrazione straordinaria. Si è fatto così un uso piuttosto disinvolto dello strumento legislativo, solo formalmente rispettoso del principio di generalità ed astrattezza. Inoltre, gli interventi non paiono esattamente in linea con l’esigenza di riaffermare appieno il valore dei principi di trasparenza e indipendenza e prevenire altri episodi simili di tradimento del risparmio. Le ragioni dei creditori paiono, infatti, essere subordinate al preminente obiettivo della difesa dell’occupazione; inoltre, i tempi biblici e i costi elevati delle procedure incidono inevitabilmente sugli interessi dei creditori. Sono state dunque perdute ottime occasioni per un intervento normativo realmente diretto alla tutela delle esigenze di trasparenza ed indipendenza.File | Dimensione | Formato | |
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