La monografia consiste in un’analisi critica del legame esistente tra trasparenza informativa, modelli di corporate governance e sistemi di controllo, interni ed esterni. Il sistema economico globale, senza grande differenza tra i diversi paesi, ha conosciuto disfunzioni gravissime con ricadute rilevanti sulla fiducia degli stakeholders e sulla reputation delle imprese, dimostrando quanto il rischio di frodi contabili fosse diffuso, e non sufficientemente regolato/sanzionato. Il problema della governance va dunque inquadrato come fondamentale antidoto contro le condizioni che inducono alla frode (da "strapotere decisionale" ovvero da "pressione sui risultati"), al fine della trasparenza dei flussi informativi. La disamina comparata dei principali scandali americani ed europei, nonché l'analisi empirica svolta, consentono di verificare, da un lato, la genesi e il processo di sviluppo delle frodi, dall'altro, le strette relazioni tra gli assetti di corporate governance e le tipologie di irregolarità. Si arriva così ad una doppia conclusione: (a) l’affermazione del ruolo primario ed imprescindibile della regolamentazione esterna nel garantire la trasparenza dell’informativa e l'efficacia dei controlli e (b) la rilevanza del committment e della responsabilità diretta delle aziende nell'innescare un meccanismo virtuoso sotto il profilo dei controlli interni. In tale ultimo senso si legga il case study sviluppato sul gruppo Telecom Italia che rappresenta un esempio di "best practice" nell'armonizzazione di regole nazionali e strumenti tipici degli altri modelli di governance.
Corporate Governance, regolamentazione contabile e trasparenza dell'informativa aziendale / Fiori, Giovanni; Tiscini, R.. - (2005), pp. 1-208.
Corporate Governance, regolamentazione contabile e trasparenza dell'informativa aziendale
FIORI, GIOVANNI;
2005
Abstract
La monografia consiste in un’analisi critica del legame esistente tra trasparenza informativa, modelli di corporate governance e sistemi di controllo, interni ed esterni. Il sistema economico globale, senza grande differenza tra i diversi paesi, ha conosciuto disfunzioni gravissime con ricadute rilevanti sulla fiducia degli stakeholders e sulla reputation delle imprese, dimostrando quanto il rischio di frodi contabili fosse diffuso, e non sufficientemente regolato/sanzionato. Il problema della governance va dunque inquadrato come fondamentale antidoto contro le condizioni che inducono alla frode (da "strapotere decisionale" ovvero da "pressione sui risultati"), al fine della trasparenza dei flussi informativi. La disamina comparata dei principali scandali americani ed europei, nonché l'analisi empirica svolta, consentono di verificare, da un lato, la genesi e il processo di sviluppo delle frodi, dall'altro, le strette relazioni tra gli assetti di corporate governance e le tipologie di irregolarità. Si arriva così ad una doppia conclusione: (a) l’affermazione del ruolo primario ed imprescindibile della regolamentazione esterna nel garantire la trasparenza dell’informativa e l'efficacia dei controlli e (b) la rilevanza del committment e della responsabilità diretta delle aziende nell'innescare un meccanismo virtuoso sotto il profilo dei controlli interni. In tale ultimo senso si legga il case study sviluppato sul gruppo Telecom Italia che rappresenta un esempio di "best practice" nell'armonizzazione di regole nazionali e strumenti tipici degli altri modelli di governance.Pubblicazioni consigliate
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