Dopo la legge sul risparmio (l. n. 262/2005, d. lg. n. 303/2006) le regole di corporate governance per le società quotate sono divenute in Italia sempre più significative e numerose. Il contributo si propone di verificare se la specifica regolazione pubblica dei profili organizzativi delle società quotate: i) ne restringa eccessivamente l’autonomia, diminuendone l’efficienza, elevando il costo della raccolta di capitali sul mercato e scoraggiando la stessa quotazione in borsa; se sia, dunque, un’indebita intrusione della legge nel mercato e nelle società che vi operano; ii) se, al contrario, contrasti un fallimento del mercato favorendo un rapporto più equilibrato e trasparente – : efficiente – tra gestione e supervisione che incrementa la fiducia dei risparmiatori, con la conseguenza di favorire l’afflusso dei capitali, anche esteri, per finanziare l’impresa. Viene anche affrontata, sulla base delle evidenze empiriche, la questione dell’effettiva incidenza del diritto societario imperativo, e in particolare delle regole organizzative, sui movimenti internazionali dei capitali e sulla decisione delle società di quotare in borsa i propri titoli.
Titolo: | Le regole di governance per le quotate: una risorsa o un peso? |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2008 |
Abstract: | Dopo la legge sul risparmio (l. n. 262/2005, d. lg. n. 303/2006) le regole di corporate governance per le società quotate sono divenute in Italia sempre più significative e numerose. Il contributo si propone di verificare se la specifica regolazione pubblica dei profili organizzativi delle società quotate: i) ne restringa eccessivamente l’autonomia, diminuendone l’efficienza, elevando il costo della raccolta di capitali sul mercato e scoraggiando la stessa quotazione in borsa; se sia, dunque, un’indebita intrusione della legge nel mercato e nelle società che vi operano; ii) se, al contrario, contrasti un fallimento del mercato favorendo un rapporto più equilibrato e trasparente – : efficiente – tra gestione e supervisione che incrementa la fiducia dei risparmiatori, con la conseguenza di favorire l’afflusso dei capitali, anche esteri, per finanziare l’impresa. Viene anche affrontata, sulla base delle evidenze empiriche, la questione dell’effettiva incidenza del diritto societario imperativo, e in particolare delle regole organizzative, sui movimenti internazionali dei capitali e sulla decisione delle società di quotare in borsa i propri titoli. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11385/4585 |
Appare nelle tipologie: | 02.1 - Capitolo o saggio su monografia (Monograph’s Chapter/Essay) |