Sovranità intergenerazionale: concezione politica di popolo e reciprocità verticale un esame critico

The present article provides a critical reflection on the theoretical elaboration of the ideal of intergenerational sovereignty proposed by Alessandro Ferrara in his book Sovranità intergenerazionale. Potere Costituente e Liberalismo Politico (Società Aperta, 2024). Within the theoretical framework of Rawlsian political liberalism, Ferrara offers a novel interpretation of popular sovereignty. He conceptualizes this notion as a sequential and transgenerational expression of the constituent will, entrusting constitutional courts with the responsibility of safeguarding its normative continuity through a doctrine of “political originalism”. Additionally, Ferrara proposes the principle of “vertical reciprocity” as a foundation for the people's amending power. The essay puts forward two objections to Ferrara's proposal from the perspective of the liberal political project. The first of these concerns the compatibility of intergenerational sovereignty with a reasonable pluralism of forms of political organization which, despite being “well-ordered”, do not qualify as liberal democracies. The second questions the treatment of implicit unamendability based on the criterion of ‘vertical reciprocity’ and questions its consistency with Rawls' notion of reciprocity.

Il presente contributo offre una riflessione critica sull’elaborazione teorica dell’ideale di sovranità intergenerazionale proposta da Alessandro Ferrara nel volume Sovranità intergenerazionale. Potere Costituente e Liberalismo Politico (Società Aperta, 2024). All’interno del paradigma rawlsiano del liberalismo politico, Ferrara rilegge la sovranità popolare come espressione sequenziale e transgenerazionale della volontà costituente. L’autore affida alle corti costituzionali il compito di salvaguardare la continuità normativa del popolo transgenerazionale attraverso un “originalismo politico” e ancora il potere emendativo del segmento di popolo vivente al principio di “reciprocità verticale.” Il saggio solleva due obiezioni interne alla proposta di Ferrara da una prospettiva del progetto politico liberale. La prima riguarda la compatibilità della sovranità intergenerazionale con un pluralismo ragionevole di forme di organizzazione politica che, pure essendo “bene ordinate”, non si qualificano come democrazie liberali. La seconda mette in discussione la trattazione dell’inemendabilità implicita fondata sul criterio di “reciprocità verticale” e ne interroga la coerenza con la nozione rawlsiana di reciprocità.