There are different ways of carrying out Banking activities, from which different performance and balance sheet indicators arise. Among these ways, it cannot be said that there is one that is preferable, not even in the light of a complete set of indicators such as the one made available by the Ecb and used in this work. Interest in banks’ Business Models has been growing in recent years, as evidenced by the literature and the attention of central banks. Every business model has merits and limitations that make the attempt to establish a scale of preferences futile. What matters is the ability of the intermediary to perform its function in the best possible way, satisfying shareholders and all stakeholders, achieving the best levels of efficiency, profitability and risk compatible with its operating model. This article proposes a new approach to the topic, which starts from defining the pillars of the business model to understand how these generate the bank’s income, capital, and risk performance.

Esistono modi diversi di svolgere l’attività bancaria da cui scaturiscono performance e indicatori di bilancio parimenti diversi. Fra questi modi di esercitare il ruolo della banca non si può affermare che ve ne sia uno in assoluto preferibile, neanche alla luce di un set di indicatori completo come quello reso disponibile dalla Bce e utilizzato in questo lavoro. L’interesse verso i business model delle banche è andato crescendo negli ultimi anni, come testimonia la letteratura in argomento e l’attenzione delle banche centrali nell’esercizio della loro funzione di vigilanza. Emerge con chiarezza come ogni modello di business abbia pregi e limiti che rendono vano il tentativo di stabilire una scala di preferenze. Ciò che conta è la capacità dell’intermediario di svolgere al meglio la propria funzione, soddisfacendo gli azionisti e tutti gli stakeholder, conseguendo i migliori livelli di efficienza, di redditività, di rischiosità compatibili con il proprio modello operativo. L’articolo propone un nuovo approccio al tema, che prende le mosse dalla definizione dei pilastri del business model per comprendere come questi generano le performance reddituali, patrimoniali e di rischio della banca.

Comana, Mario. (2025). Il business model delle banche: uno schema logico di analisi. BANCARIA, (ISSN: 0005-4623), 81:6, 14-32.

Il business model delle banche: uno schema logico di analisi

mario comana
2025

Abstract

There are different ways of carrying out Banking activities, from which different performance and balance sheet indicators arise. Among these ways, it cannot be said that there is one that is preferable, not even in the light of a complete set of indicators such as the one made available by the Ecb and used in this work. Interest in banks’ Business Models has been growing in recent years, as evidenced by the literature and the attention of central banks. Every business model has merits and limitations that make the attempt to establish a scale of preferences futile. What matters is the ability of the intermediary to perform its function in the best possible way, satisfying shareholders and all stakeholders, achieving the best levels of efficiency, profitability and risk compatible with its operating model. This article proposes a new approach to the topic, which starts from defining the pillars of the business model to understand how these generate the bank’s income, capital, and risk performance.
2025
Banche; business model
Esistono modi diversi di svolgere l’attività bancaria da cui scaturiscono performance e indicatori di bilancio parimenti diversi. Fra questi modi di esercitare il ruolo della banca non si può affermare che ve ne sia uno in assoluto preferibile, neanche alla luce di un set di indicatori completo come quello reso disponibile dalla Bce e utilizzato in questo lavoro. L’interesse verso i business model delle banche è andato crescendo negli ultimi anni, come testimonia la letteratura in argomento e l’attenzione delle banche centrali nell’esercizio della loro funzione di vigilanza. Emerge con chiarezza come ogni modello di business abbia pregi e limiti che rendono vano il tentativo di stabilire una scala di preferenze. Ciò che conta è la capacità dell’intermediario di svolgere al meglio la propria funzione, soddisfacendo gli azionisti e tutti gli stakeholder, conseguendo i migliori livelli di efficienza, di redditività, di rischiosità compatibili con il proprio modello operativo. L’articolo propone un nuovo approccio al tema, che prende le mosse dalla definizione dei pilastri del business model per comprendere come questi generano le performance reddituali, patrimoniali e di rischio della banca.
Comana, Mario. (2025). Il business model delle banche: uno schema logico di analisi. BANCARIA, (ISSN: 0005-4623), 81:6, 14-32.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
03-Comana_14_33.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 1.9 MB
Formato Adobe PDF
1.9 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11385/251638
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact