In 1988, the Municipal Art Museum of Ravenna hosted the group exhibition Viaggio in Italia, featuring Sol Lewitt’s Wall Drawing #570, originally conceived as a temporary installation to be destroyed after the show. The Museum’s director asked the artist for permission to preserve it, but no reply followed—silence interpreted as tacit consent. In 1994, the work resurfaced in the Museum’s inventory, and in 2021, during the Museum’s twentieth anniversary, it was reinstalled in the permanent collection. On that occasion, an ambiguity emerged: two versions of the same work existed, one in a private collection in San Francisco and another stored in Ravenna. The artist’s daughter, Sofia Lewitt, authorized the display of the second one only on the condition of its later destruction, a request rejected by the Museum’s director. The case raises complex issues at the intersection of intellectual property, and the institutional interest in preservation and art’s promotion. It highlights conflicts between safeguarding cultural value and the economic interests tied to the scarcity of works, between individual rights and collective enjoyment, between market logic and the public mission of museums. The case becomes emblematic of contemporary tensions among creativity, law, and economics, showing how cultural institutions are no mere repositories of values but spaces of participation and symbolic negotiation.

Nel 1988 il Museo Comunale d’Arte di Ravenna (MAR) ospita la mostra collettiva Viaggio in Italia, includendo Wall Drawing #570 di Sol Lewitt, opera concepita come installazione temporanea e destinata alla distruzione al termine dell’esposizione. Il direttore del Museo chiede all’artista di conservarla, senza riceverne risposta: il silenzio è interpretato come assenso. Nel 1994 l’opera riemerge nell’inventario del MAR e nel 2021, durante il ventennale del Museo, è riallestita nella collezione permanente. In quell’occasione emerge un’ambiguità: esistono due versioni della stessa opera, una in collezione privata a San Francisco, l’altra rimasta a Ravenna nei depositi del MAR. La figlia dell’artista, Sofia Lewitt, acconsente all’esposizione dell’opera del Museo solo a condizione della sua successiva distruzione, richiesta respinta dal direttore del MAR. Il caso solleva questioni complesse sul crinale fra proprietà intellettuale e interesse istituzionale alla conservazione e fruizione. Emergono conflitti tra la tutela del valore culturale e l’interesse economico legato alla scarsità delle opere, tra diritto individuale e fruizione collettiva, tra logiche di mercato e missione pubblica del museo. La vicenda diventa emblematica delle tensioni contemporanee tra creatività, diritto ed economia, mostrando come le istituzioni culturali non siano meri depositi di valori, ma spazi di partecipazione e negoziazione simbolica.

Giusti, Maria; Trimarchi, Michele. (2025). I percorsi incerti della catena del valore creativo. Diritti, dilemmi e scelte tra artisti e musei. In Monica Fulloni, Patrizia Mania, Giulio Vesperini (Eds.), Le tutele dei diritti d’autore. Arti contemporanee ed età digitale (pp. 65-78). Edizioni ETS. Isbn: 8846769287. Isbn: 9788846769282.

I percorsi incerti della catena del valore creativo. Diritti, dilemmi e scelte tra artisti e musei

Maria Giusti
;
2025

Abstract

In 1988, the Municipal Art Museum of Ravenna hosted the group exhibition Viaggio in Italia, featuring Sol Lewitt’s Wall Drawing #570, originally conceived as a temporary installation to be destroyed after the show. The Museum’s director asked the artist for permission to preserve it, but no reply followed—silence interpreted as tacit consent. In 1994, the work resurfaced in the Museum’s inventory, and in 2021, during the Museum’s twentieth anniversary, it was reinstalled in the permanent collection. On that occasion, an ambiguity emerged: two versions of the same work existed, one in a private collection in San Francisco and another stored in Ravenna. The artist’s daughter, Sofia Lewitt, authorized the display of the second one only on the condition of its later destruction, a request rejected by the Museum’s director. The case raises complex issues at the intersection of intellectual property, and the institutional interest in preservation and art’s promotion. It highlights conflicts between safeguarding cultural value and the economic interests tied to the scarcity of works, between individual rights and collective enjoyment, between market logic and the public mission of museums. The case becomes emblematic of contemporary tensions among creativity, law, and economics, showing how cultural institutions are no mere repositories of values but spaces of participation and symbolic negotiation.
2025
8846769287
9788846769282
Distruzione, Arte, Musei
Nel 1988 il Museo Comunale d’Arte di Ravenna (MAR) ospita la mostra collettiva Viaggio in Italia, includendo Wall Drawing #570 di Sol Lewitt, opera concepita come installazione temporanea e destinata alla distruzione al termine dell’esposizione. Il direttore del Museo chiede all’artista di conservarla, senza riceverne risposta: il silenzio è interpretato come assenso. Nel 1994 l’opera riemerge nell’inventario del MAR e nel 2021, durante il ventennale del Museo, è riallestita nella collezione permanente. In quell’occasione emerge un’ambiguità: esistono due versioni della stessa opera, una in collezione privata a San Francisco, l’altra rimasta a Ravenna nei depositi del MAR. La figlia dell’artista, Sofia Lewitt, acconsente all’esposizione dell’opera del Museo solo a condizione della sua successiva distruzione, richiesta respinta dal direttore del MAR. Il caso solleva questioni complesse sul crinale fra proprietà intellettuale e interesse istituzionale alla conservazione e fruizione. Emergono conflitti tra la tutela del valore culturale e l’interesse economico legato alla scarsità delle opere, tra diritto individuale e fruizione collettiva, tra logiche di mercato e missione pubblica del museo. La vicenda diventa emblematica delle tensioni contemporanee tra creatività, diritto ed economia, mostrando come le istituzioni culturali non siano meri depositi di valori, ma spazi di partecipazione e negoziazione simbolica.
Giusti, Maria; Trimarchi, Michele. (2025). I percorsi incerti della catena del valore creativo. Diritti, dilemmi e scelte tra artisti e musei. In Monica Fulloni, Patrizia Mania, Giulio Vesperini (Eds.), Le tutele dei diritti d’autore. Arti contemporanee ed età digitale (pp. 65-78). Edizioni ETS. Isbn: 8846769287. Isbn: 9788846769282.
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