Questo volume fornisce un’analisi critica delle ragioni sottese all'adozione del federalismo nell’Africa Subsahariana. La comparazione dei tre ordinamenti presi in esame, Sudafrica, Nigeria ed Etiopia, che avun primo approccio presentano marcate differenze sul piano costituzionale, evidenzia diverse similitudini in relazione agli equilibri tra centro e periferia. Ripercorrendo le problematiche relative alla trasposizione di istituti “classici” del federalismo nei tre sistemi selezionati e dando risalto al contesto di applicazione delle norme, il volume analizza le traiettorie degli ordinamenti federali secondo tre direttrici di indagine: le transizioni costituzionali; il rendimento istituzionale degli istituti di rappresentanza degli interessi territoriali e le competenze normative degli enti subnazionali; il ruolo della giustizia costituzionale. L’analisi di tali direttrici conferma l’idea che, dal punto di vista normativo, il decentramento delle funzioni appaia debole così come il fattore etnico risulti “temperato” dalla necessità di garantire l’unità e l’indivisibilità degli ordinamenti.
Federalismi africani. Pluralismo e centralismo in Sudafrica, Nigeria ed Etiopia / Dirri, Adriano. - 42(2024), pp. 1-480.
Federalismi africani. Pluralismo e centralismo in Sudafrica, Nigeria ed Etiopia
Adriano Dirri
2024
Abstract
Questo volume fornisce un’analisi critica delle ragioni sottese all'adozione del federalismo nell’Africa Subsahariana. La comparazione dei tre ordinamenti presi in esame, Sudafrica, Nigeria ed Etiopia, che avun primo approccio presentano marcate differenze sul piano costituzionale, evidenzia diverse similitudini in relazione agli equilibri tra centro e periferia. Ripercorrendo le problematiche relative alla trasposizione di istituti “classici” del federalismo nei tre sistemi selezionati e dando risalto al contesto di applicazione delle norme, il volume analizza le traiettorie degli ordinamenti federali secondo tre direttrici di indagine: le transizioni costituzionali; il rendimento istituzionale degli istituti di rappresentanza degli interessi territoriali e le competenze normative degli enti subnazionali; il ruolo della giustizia costituzionale. L’analisi di tali direttrici conferma l’idea che, dal punto di vista normativo, il decentramento delle funzioni appaia debole così come il fattore etnico risulti “temperato” dalla necessità di garantire l’unità e l’indivisibilità degli ordinamenti.File | Dimensione | Formato | |
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