Among the various phenomena of power, the subtle dominion consists of the exercise of an ideological authority that allows to influence not behaviors, but the very desires and thoughts of people, making them desire even goals contrary to their own interest. Through environmental contamination, the predisposition of a culture medium for subjects, the command of the Authority finds automatic, uncritical, and unconditional obedience: the voluntary acquiescence of the minds won by the disciplinary power over the bodies. Unlike the active and boisterous power of classic government, the gentle and subtle domain of contemporary governance exercises on the opposite, through the monopoly of technical knowledge and the practice of the most refined passive conditioning techniques, an inhibitory influence, whose objective is not behaviors, the freedom to act, but more deeply, the freedom to will. Subject to the diffuse and immanent authority that does not exercise its own power but sees it refracted by the context itself, it is not the body of movement or actions, but, at its root, its engine: the will.

Fra le diverse fenomenologie del potere, il dominio sottile consiste nell’esercizio dell’autorità ideologica che permette di influenzare non i comportamenti, bensì i desideri e i pensieri delle persone, facendo loro desiderare anche obiettivi contrari al loro proprio interesse. Attraverso una contaminazione ambientale, la predisposizione di un’acqua di coltura dei soggetti, il comando dell’autorità trova automatica, acritica e incondizionata obbedienza: l’acquiescenza volontaria delle menti aggiudicatasi dal potere disciplinare sui corpi. A differenza del potere attivo e roboante del governo classico, il dominio dolce e sottile della governance contemporanea esercita, attraverso il monopolio della conoscenza tecnica e la pratica delle tecniche di condizionamento passivo più raffinate un’influenza a contrario, inibitoria, che ha come obiettivo non i comportamenti, la libertà di agire, ma più a fondo la libertà di volere. Soggetto all’autorità diffusa e immanente che non esercita il proprio potere ma lo vede rifratto dal contesto stesso non è il corpo del movimento o delle azioni, ma, alla radice, il suo motore: la volontà.

Il dominio sottile, o il katechon tecnocratico della governance / Brozzetti, Filiberto. - In: RIFD. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. - ISSN 1593-7135. - 1/2023(2023), pp. 89-112.

Il dominio sottile, o il katechon tecnocratico della governance

Filiberto E. Brozzetti
2023

Abstract

Among the various phenomena of power, the subtle dominion consists of the exercise of an ideological authority that allows to influence not behaviors, but the very desires and thoughts of people, making them desire even goals contrary to their own interest. Through environmental contamination, the predisposition of a culture medium for subjects, the command of the Authority finds automatic, uncritical, and unconditional obedience: the voluntary acquiescence of the minds won by the disciplinary power over the bodies. Unlike the active and boisterous power of classic government, the gentle and subtle domain of contemporary governance exercises on the opposite, through the monopoly of technical knowledge and the practice of the most refined passive conditioning techniques, an inhibitory influence, whose objective is not behaviors, the freedom to act, but more deeply, the freedom to will. Subject to the diffuse and immanent authority that does not exercise its own power but sees it refracted by the context itself, it is not the body of movement or actions, but, at its root, its engine: the will.
2023
Free Will; Power; Nudge; Governance; Technocracy
Libertà di volere; potere; nudge; governance; tecnocrazia
Fra le diverse fenomenologie del potere, il dominio sottile consiste nell’esercizio dell’autorità ideologica che permette di influenzare non i comportamenti, bensì i desideri e i pensieri delle persone, facendo loro desiderare anche obiettivi contrari al loro proprio interesse. Attraverso una contaminazione ambientale, la predisposizione di un’acqua di coltura dei soggetti, il comando dell’autorità trova automatica, acritica e incondizionata obbedienza: l’acquiescenza volontaria delle menti aggiudicatasi dal potere disciplinare sui corpi. A differenza del potere attivo e roboante del governo classico, il dominio dolce e sottile della governance contemporanea esercita, attraverso il monopolio della conoscenza tecnica e la pratica delle tecniche di condizionamento passivo più raffinate un’influenza a contrario, inibitoria, che ha come obiettivo non i comportamenti, la libertà di agire, ma più a fondo la libertà di volere. Soggetto all’autorità diffusa e immanente che non esercita il proprio potere ma lo vede rifratto dal contesto stesso non è il corpo del movimento o delle azioni, ma, alla radice, il suo motore: la volontà.
Il dominio sottile, o il katechon tecnocratico della governance / Brozzetti, Filiberto. - In: RIFD. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. - ISSN 1593-7135. - 1/2023(2023), pp. 89-112.
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