This transcript of a video interview is divided in three parts: Introduction, La vita è bella and La vita è folle. In the Introduction, Giuseppe Delmestri presents James (Jim) March with the 1st Italian Organization Science Award on behalf of the Italian organization studies scholars (who soon after will gather in ASSIOA) and talks of what connects him intellectually to Italy. In “La vita è bella” Jim March talks about fundamental questions in organization and management theory, like the relationship between practical and theoretical knowledge, the importance of organization studies for psychology, sociology, political science and economics, the proper name for our field, future big and small ideas, the role our discipline could play in solving big issues such as poverty and climate change, and concludes with the importance of beauty in life – therefore the title. In “La vita è folle”, Jim March talks more personally about his career and life: the serendipity and ‘foolishness’ in his career; his encounters with European scholars; about how “almost everything can be a rewarding experience” depending on our attitude; why academics should not be mentors or protégées and students should be independent; how working on manuscripts needs “endless rewriting” and what the right identity and motivation are to start an academic career.

In questa inedita intervista, registrata presso l’università di Stanford quasi dieci anni prima della sua scomparsa avvenuta il 27 settembre 2018 poco dopo aver compiuto 90 anni e a un mese dalla scomparsa della sua amata moglie, James March, uno dei padri fondatori della teoria organizzativa, ripercorre alcuni temi centrali degli studi organizzativi mettendoli in relazione sia con le grandi sfide del nostro tempo (ineguaglianza, crisi climatica) sia con le condizioni istituzionali in cui i giovani studiosi si trovano oggi a operare, spinti più a perseguire ‘la carriera’ che la propria ‘vocazione’. James March ci lascia un testamento morale di grande valore intellettuale ed etico: “Penso che tutti noi nella nostra vita abbiamo opportunità in cui possiamo, in misura limitata, rendere il mondo un po’ più bello piuttosto che un po’ più brutto, e penso che sia una delle cose che dovremmo fare”.

La Vita: James March talks to Giuseppe Delmestri / Delmestri, Giuseppe. - In: STUDI ORGANIZZATIVI. - ISSN 0391-8769. - 1(2019), pp. 181-194. [10.3280/SO2019-001007]

La Vita: James March talks to Giuseppe Delmestri

Delmestri, Giuseppe
2019

Abstract

This transcript of a video interview is divided in three parts: Introduction, La vita è bella and La vita è folle. In the Introduction, Giuseppe Delmestri presents James (Jim) March with the 1st Italian Organization Science Award on behalf of the Italian organization studies scholars (who soon after will gather in ASSIOA) and talks of what connects him intellectually to Italy. In “La vita è bella” Jim March talks about fundamental questions in organization and management theory, like the relationship between practical and theoretical knowledge, the importance of organization studies for psychology, sociology, political science and economics, the proper name for our field, future big and small ideas, the role our discipline could play in solving big issues such as poverty and climate change, and concludes with the importance of beauty in life – therefore the title. In “La vita è folle”, Jim March talks more personally about his career and life: the serendipity and ‘foolishness’ in his career; his encounters with European scholars; about how “almost everything can be a rewarding experience” depending on our attitude; why academics should not be mentors or protégées and students should be independent; how working on manuscripts needs “endless rewriting” and what the right identity and motivation are to start an academic career.
2019
interview, organization theory, biography
intervista, teoria organizzativa, biografia
In questa inedita intervista, registrata presso l’università di Stanford quasi dieci anni prima della sua scomparsa avvenuta il 27 settembre 2018 poco dopo aver compiuto 90 anni e a un mese dalla scomparsa della sua amata moglie, James March, uno dei padri fondatori della teoria organizzativa, ripercorre alcuni temi centrali degli studi organizzativi mettendoli in relazione sia con le grandi sfide del nostro tempo (ineguaglianza, crisi climatica) sia con le condizioni istituzionali in cui i giovani studiosi si trovano oggi a operare, spinti più a perseguire ‘la carriera’ che la propria ‘vocazione’. James March ci lascia un testamento morale di grande valore intellettuale ed etico: “Penso che tutti noi nella nostra vita abbiamo opportunità in cui possiamo, in misura limitata, rendere il mondo un po’ più bello piuttosto che un po’ più brutto, e penso che sia una delle cose che dovremmo fare”.
La Vita: James March talks to Giuseppe Delmestri / Delmestri, Giuseppe. - In: STUDI ORGANIZZATIVI. - ISSN 0391-8769. - 1(2019), pp. 181-194. [10.3280/SO2019-001007]
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