SOMMARIO: 1. “L’obiettiva convergenza dei ruoli […] tra il giudice e il consulente”, secondo la Corte di cassazione: un ritorno alle origini. – 2. La progressiva separazione della peri-zia come il (giudizio di) fatto dal (-la decisione di) diritto. – 3. Il ritorno al “giudizio inte-grale” e all’assorbimento della prova nell’argomentazione nella più recente giurispru-denza della Corte: la svalutazione del contraddittorio. – 4. Il movente ideologico di pa-tefacere veritatem alla base della riduzione a unità di perizia e giudizio; le soluzioni or-dinamentali e processuali fino alla consuetudo Italiae generalis di deferire all’esperto la questione sottoposta al giudice. – 5. La “recisa separazione” della perizia dalla prova promossa da Carnelutti e l’idea del Codice per il consulente quale autore di giudizi. – 6. La critica: l’apporto del perito rimane – come quello del testimone – un fatto, oggetto di un giudizio (ulteriore e) insopprimibile, a pena di obbligatorietà della conclusione del pe-rito. La necessaria divisione del lavoro epistemico: il rapporto tra giudice e consulente, e il ruolo delle parti. – 7. Deferenza epistemica e deferenza semantica quali condizioni (ri-spettivamente positiva e negativa) per legittimare l’impiego di un sapere altro: modalità di assicurazione del primato del giudizio giurisdizionale. – 8. Rinnovazione dell’attività di consulenza e sostituzione del perito quali garanzie di mantenimento, di là della de-terminazione originaria di fare ricorso al c.t.u., del primato del giudizio giurisdizionale (i.e., che si attua nel contraddittorio); in particolare, “la facoltà di disporre la rinnova-zione delle indagini”. – 9. (Segue): il dovere di disporre la rinnovazione delle indagini quale situazione soggettiva del giudice nel contraddittorio con le parti. La c.t.u. quale procedimento in contraddittorio con le parti e irriducibile uno actu. – 10. (Segue): la so-stituzione del consulente per “gravi motivi” quale rimedio estremo la cui esigenza emer-ge dal contraddittorio con le parti. Iudex peritus peritorum. – 11. Il contraddittorio qua-le metodo scientifico del processo (in assenza di garanzie sulle qualità soggettive del pe-rito). – 12. “Il paradosso della perizia” può sciogliersi soltanto nella garanzia del con-traddittorio. In favore dell’estensione del contraddittorio alla designazione del consu-lente. – 13. Regula generalis est quod partes peritos eligant, et eis discordantibus iu-dex. ZPO e LEC come modelli partecipativi. – 14. Praticabilità del modello partecipati-vo secondo gli schemi del diritto amministrativo (art. 11, legge n. 241 del 1990). Con-clusioni sull’importanza del sindacato sulle presunzioni semplici ai fini del controllo sul vizio logico della motivazione in fatto. – 15. La deferenza epistemica necessariamente ad alterum: critica alla tesi della dispensabilità del procedimento di c.t.u. in caso di giu-dice perìto nell’arte o nella scienza applicabile; rinnovazione e sostituzione quali rimedi (o forme essenziali del contraddittorio) altrimenti impraticabili. – 16. Il procedimento di istruzione probatoria mediante c.t.u. quale garanzia particolare del principio dispositi-vo: parti e consulente soli autori di affermazioni di verità dei fatti rilevanti. – 17. La svolta ideologica della Corte di cassazione contraria al valore di conservazione del principio dispositivo. – 18. C.t.u. e arbitrato: verifica dei limiti di disponibilità del proce-dimento riservabile al terzo. – 19. (Segue): distinzione dalla perizia arbitrale quale ri-nuncia all’accertamento giudiziario della quaestio facti. Giudizio di fatto e giudizio di diritto come vicenda diacronica. – 20. C.t.u. e giudizio di diritto: il rasoio di Occam di “law […] pleaded as fact”. Giudizio statuale e giudizio arbitrale. L’arbitro non giurista: le questioni del ricorso alla consulenza giuridica e del mancato ricorso a quella tecnica.

Auletta, Ferruccio. (2024). Lo stato presente del procedimento di istruzione probatoria mediante consulente tecnico. In S. Patti, R. Poli (Eds.), La consulenza tecnica d'ufficio. Funzione, oggetto, sindacabilità (pp. 3-28). Giappichelli. Isbn: 9791221106015.

Lo stato presente del procedimento di istruzione probatoria mediante consulente tecnico

F. Auletta
2024

Abstract

SOMMARIO: 1. “L’obiettiva convergenza dei ruoli […] tra il giudice e il consulente”, secondo la Corte di cassazione: un ritorno alle origini. – 2. La progressiva separazione della peri-zia come il (giudizio di) fatto dal (-la decisione di) diritto. – 3. Il ritorno al “giudizio inte-grale” e all’assorbimento della prova nell’argomentazione nella più recente giurispru-denza della Corte: la svalutazione del contraddittorio. – 4. Il movente ideologico di pa-tefacere veritatem alla base della riduzione a unità di perizia e giudizio; le soluzioni or-dinamentali e processuali fino alla consuetudo Italiae generalis di deferire all’esperto la questione sottoposta al giudice. – 5. La “recisa separazione” della perizia dalla prova promossa da Carnelutti e l’idea del Codice per il consulente quale autore di giudizi. – 6. La critica: l’apporto del perito rimane – come quello del testimone – un fatto, oggetto di un giudizio (ulteriore e) insopprimibile, a pena di obbligatorietà della conclusione del pe-rito. La necessaria divisione del lavoro epistemico: il rapporto tra giudice e consulente, e il ruolo delle parti. – 7. Deferenza epistemica e deferenza semantica quali condizioni (ri-spettivamente positiva e negativa) per legittimare l’impiego di un sapere altro: modalità di assicurazione del primato del giudizio giurisdizionale. – 8. Rinnovazione dell’attività di consulenza e sostituzione del perito quali garanzie di mantenimento, di là della de-terminazione originaria di fare ricorso al c.t.u., del primato del giudizio giurisdizionale (i.e., che si attua nel contraddittorio); in particolare, “la facoltà di disporre la rinnova-zione delle indagini”. – 9. (Segue): il dovere di disporre la rinnovazione delle indagini quale situazione soggettiva del giudice nel contraddittorio con le parti. La c.t.u. quale procedimento in contraddittorio con le parti e irriducibile uno actu. – 10. (Segue): la so-stituzione del consulente per “gravi motivi” quale rimedio estremo la cui esigenza emer-ge dal contraddittorio con le parti. Iudex peritus peritorum. – 11. Il contraddittorio qua-le metodo scientifico del processo (in assenza di garanzie sulle qualità soggettive del pe-rito). – 12. “Il paradosso della perizia” può sciogliersi soltanto nella garanzia del con-traddittorio. In favore dell’estensione del contraddittorio alla designazione del consu-lente. – 13. Regula generalis est quod partes peritos eligant, et eis discordantibus iu-dex. ZPO e LEC come modelli partecipativi. – 14. Praticabilità del modello partecipati-vo secondo gli schemi del diritto amministrativo (art. 11, legge n. 241 del 1990). Con-clusioni sull’importanza del sindacato sulle presunzioni semplici ai fini del controllo sul vizio logico della motivazione in fatto. – 15. La deferenza epistemica necessariamente ad alterum: critica alla tesi della dispensabilità del procedimento di c.t.u. in caso di giu-dice perìto nell’arte o nella scienza applicabile; rinnovazione e sostituzione quali rimedi (o forme essenziali del contraddittorio) altrimenti impraticabili. – 16. Il procedimento di istruzione probatoria mediante c.t.u. quale garanzia particolare del principio dispositi-vo: parti e consulente soli autori di affermazioni di verità dei fatti rilevanti. – 17. La svolta ideologica della Corte di cassazione contraria al valore di conservazione del principio dispositivo. – 18. C.t.u. e arbitrato: verifica dei limiti di disponibilità del proce-dimento riservabile al terzo. – 19. (Segue): distinzione dalla perizia arbitrale quale ri-nuncia all’accertamento giudiziario della quaestio facti. Giudizio di fatto e giudizio di diritto come vicenda diacronica. – 20. C.t.u. e giudizio di diritto: il rasoio di Occam di “law […] pleaded as fact”. Giudizio statuale e giudizio arbitrale. L’arbitro non giurista: le questioni del ricorso alla consulenza giuridica e del mancato ricorso a quella tecnica.
2024
9791221106015
Auletta, Ferruccio. (2024). Lo stato presente del procedimento di istruzione probatoria mediante consulente tecnico. In S. Patti, R. Poli (Eds.), La consulenza tecnica d'ufficio. Funzione, oggetto, sindacabilità (pp. 3-28). Giappichelli. Isbn: 9791221106015.
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