Predictive Policing: criticità e prospettive dei sistemi di identificazione dei potenziali criminali

The article analyses the U.S. experience on predictive policing, focusing on software that, through individual risk assessment, identifies potential offenders (person-based systems). After tracing the scientific debate that has developed on the subject in the United States, also through the review of some attempts to regulate the phenomenon, it will be possible to draw a critical balance about the use of such tools, thanks to the comparison with some personal preventive measures that fall under the competence of the police commissioner (so-called ‘questore’) provided for in our legal system. This will allow, after examining several relevant acts on predictive policing issued in the European Union scenario, to question the outlook and conditions for the deployment of such tools in the Italian criminal justice system.

L’articolo analizza l’esperienza americana in materia di predictive policing, con particolare riguardo ai software che, attraverso un risk assessment individuale, identificano i potenziali autori di reati (person-based systems). Ricostruito il dibattito scientifico che si è sviluppato sul tema negli Stati Uniti, anche attraverso l’esame di alcuni tentativi di regolamentazione del fenomeno, sarà possibile tracciare un bilancio critico riguardo all’uso di tali strumenti, anche grazie al raffronto con alcune misure di prevenzione personali di competenza del questore previste nel nostro ordinamento. Ciò consentirà, dopo essersi altresì confrontati con i diversi atti rilevanti in tema di polizia predittiva emanati nello scenario eurounitario, di interrogarsi sulle prospettive e sulle condizioni di impiego di simili strumenti nel sistema penale italiano.