This article aims at outlining the main features of the Regulation (EU) 2022/2065 (Digital Services Act – DSA) with regard to the architecture of the public enforcement and the distribution of competences between national and EU levels (Chapter IV, dedicated to the implementation, cooperation, penalties and enforcement of the DSA). This is an interesting area for criminal law scholars, as it involves the question of the role of penalties in the DSA – for the protection of both the rights of users of digital services and the functions of the authorities involved –; although not criminal in nature, they show a certain degree of severity. The contribution starts from the national context, with reference to digital services coordinators; it examines the leading role of the European Commission in relation with very large online platforms; it discusses the “intermediate level” represented by the European board for Digital Services, thus highlighting the collaborative dimension and the “network” structure of the governance outlined by the Regulation.

Il contributo offre una panoramica sui caratteri di fondo del Regolamento (UE) 2022/2065 (Digital Services Act – DSA) con riguardo all’architettura dei poteri di enforcement sul versante pubblico e del riparto di competenze tra livello nazionale ed europeo (Capo IV, dedicato all’attuazione, alla cooperazione, alle sanzioni e all’esecuzione del DSA). Si tratta di un ambito di sicuro interesse per il penalista, intercettando la questione dello spazio riservato – nella tutela sia dei diritti degli utenti di servizi digitali, sia delle funzioni delle autorità coinvolte – alla risposta sanzionatoria che – pur non ricorrendosi qui al diritto criminale – presenta non trascurabili connotati di afflittività. Il lavoro muove dal contesto nazionale, con riferimento alla figura del coordinatore dei servizi digitali; esamina il ruolo da protagonista della Commissione europea nei rapporti con le piattaforme di dimensioni molto grandi; discute il ‘livello intermedio’ costituito dal Comitato europeo per i servizi digitali, restituendo chiara la dimensione collaborativa e la struttura ‘a rete’ della governance tratteggiata dal Regolamento.

L’enforcement pubblico del Digital Services Act tra Stati membri e Commissione europea: implementazione, monitoraggio e sanzioni / Sabia, Rossella. - In: MEDIA LAWS. - ISSN 2532-9146. - 2(2023), pp. 88-113.

L’enforcement pubblico del Digital Services Act tra Stati membri e Commissione europea: implementazione, monitoraggio e sanzioni

Sabia, Rossella
2023

Abstract

This article aims at outlining the main features of the Regulation (EU) 2022/2065 (Digital Services Act – DSA) with regard to the architecture of the public enforcement and the distribution of competences between national and EU levels (Chapter IV, dedicated to the implementation, cooperation, penalties and enforcement of the DSA). This is an interesting area for criminal law scholars, as it involves the question of the role of penalties in the DSA – for the protection of both the rights of users of digital services and the functions of the authorities involved –; although not criminal in nature, they show a certain degree of severity. The contribution starts from the national context, with reference to digital services coordinators; it examines the leading role of the European Commission in relation with very large online platforms; it discusses the “intermediate level” represented by the European board for Digital Services, thus highlighting the collaborative dimension and the “network” structure of the governance outlined by the Regulation.
2023
Commissione europea, Digital Services Act, coordinatori dei servizi digitali, public enforcement, sanzioni
Il contributo offre una panoramica sui caratteri di fondo del Regolamento (UE) 2022/2065 (Digital Services Act – DSA) con riguardo all’architettura dei poteri di enforcement sul versante pubblico e del riparto di competenze tra livello nazionale ed europeo (Capo IV, dedicato all’attuazione, alla cooperazione, alle sanzioni e all’esecuzione del DSA). Si tratta di un ambito di sicuro interesse per il penalista, intercettando la questione dello spazio riservato – nella tutela sia dei diritti degli utenti di servizi digitali, sia delle funzioni delle autorità coinvolte – alla risposta sanzionatoria che – pur non ricorrendosi qui al diritto criminale – presenta non trascurabili connotati di afflittività. Il lavoro muove dal contesto nazionale, con riferimento alla figura del coordinatore dei servizi digitali; esamina il ruolo da protagonista della Commissione europea nei rapporti con le piattaforme di dimensioni molto grandi; discute il ‘livello intermedio’ costituito dal Comitato europeo per i servizi digitali, restituendo chiara la dimensione collaborativa e la struttura ‘a rete’ della governance tratteggiata dal Regolamento.
L’enforcement pubblico del Digital Services Act tra Stati membri e Commissione europea: implementazione, monitoraggio e sanzioni / Sabia, Rossella. - In: MEDIA LAWS. - ISSN 2532-9146. - 2(2023), pp. 88-113.
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