The essay aims to analyse the consequences on the rule of tacit consent of the ineffectiveness of the delayed administrative acts (art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990). The purpose of the article is to demonstrate the overcoming of the prevailing thesis of the administrative court in building law, which subordinates the formation of tacit consent not only to the expiration of time to adopt the act, but also to the fact that the application is complete and complies with the law. However, given the well-known difficulty of the Municipalities in ensuring effective control over building interventions, this inevitably leads to the risk of allowing for silentium also the construction of abusive buildings. Consequently, the paper also seeks to verify whether the new dimension of tacit consent is truly a logic of administrative simplification and is consistent with the need to subject economic activities to the administrative control necessary to protect the public interest.

Il contributo indaga le possibili implicazioni sui presupposti per la formazione del silenzio-assenso derivanti dalla recente previsione dell’inefficacia degli atti tardivi, oggi disciplinata dall’art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990. In particolare, si intende dimostrare che tale previsione porta a superare quella consolidata giurisprudenza che, in materia edilizia, subordinava la formazione del silenzio-assenso non solo al decorso del termine per provvedere, ma anche alla completezza della domanda e alla sua conformità alla disciplina di riferimento. Tuttavia, data la nota difficoltà dei Comuni a garantire un effettivo controllo sugli interventi edilizi, ciò conduce inevitabilmente al rischio di consentire per silentium anche la realizzazione di fabbricati abusivi. Di conseguenza, lo scritto cercherà altresì di verificare se la nuova dimensione del silenzio-assenso sia davvero riconducibile a una logica di semplificazione amministrativa e coerente con l’esigenza di sottoporre le attività economiche a quel controllo amministrativo necessario a tutelare l’interesse pubblico.

L’inefficacia degli atti tardivi e i presupposti per la formazione del silenzio-assenso in materia edilizia / Golisano, Luca. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 4(2023), pp. 40-68.

L’inefficacia degli atti tardivi e i presupposti per la formazione del silenzio-assenso in materia edilizia

Luca Golisano
2023

Abstract

The essay aims to analyse the consequences on the rule of tacit consent of the ineffectiveness of the delayed administrative acts (art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990). The purpose of the article is to demonstrate the overcoming of the prevailing thesis of the administrative court in building law, which subordinates the formation of tacit consent not only to the expiration of time to adopt the act, but also to the fact that the application is complete and complies with the law. However, given the well-known difficulty of the Municipalities in ensuring effective control over building interventions, this inevitably leads to the risk of allowing for silentium also the construction of abusive buildings. Consequently, the paper also seeks to verify whether the new dimension of tacit consent is truly a logic of administrative simplification and is consistent with the need to subject economic activities to the administrative control necessary to protect the public interest.
2023
Tacit consent, building permit, ineffectiveness of delayed administrative acts, simplification, building law
Silenzio-assenso, permesso di costruire, inefficacia degli atti tardivi, semplificazione, edilizia
Il contributo indaga le possibili implicazioni sui presupposti per la formazione del silenzio-assenso derivanti dalla recente previsione dell’inefficacia degli atti tardivi, oggi disciplinata dall’art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990. In particolare, si intende dimostrare che tale previsione porta a superare quella consolidata giurisprudenza che, in materia edilizia, subordinava la formazione del silenzio-assenso non solo al decorso del termine per provvedere, ma anche alla completezza della domanda e alla sua conformità alla disciplina di riferimento. Tuttavia, data la nota difficoltà dei Comuni a garantire un effettivo controllo sugli interventi edilizi, ciò conduce inevitabilmente al rischio di consentire per silentium anche la realizzazione di fabbricati abusivi. Di conseguenza, lo scritto cercherà altresì di verificare se la nuova dimensione del silenzio-assenso sia davvero riconducibile a una logica di semplificazione amministrativa e coerente con l’esigenza di sottoporre le attività economiche a quel controllo amministrativo necessario a tutelare l’interesse pubblico.
L’inefficacia degli atti tardivi e i presupposti per la formazione del silenzio-assenso in materia edilizia / Golisano, Luca. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 4(2023), pp. 40-68.
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