Tra geopolitica e scelte di business

È un inno alla professione del manager come “annodatore di fili” – o “connettore di punti” come altrimenti si potrebbe dire. È una storia attraverso cui si coglie l’ormai inscindibile legame tra geopolitica e scelte di business, tra tradizione e innovazione, tra dinastie industriali e ambizioni di sviluppo multinazionale, tra scenari di pace e teatri di guerra, tra sfide moderne e antiche civiltà, tra “pubblico” e “privato” visti in osmosi e non in contrapposizione. È un manifesto al ruolo del manager inteso come “generalista specializzato”, abile, al tempo stesso, a padroneggiare competenze profonde e a saperle ricombinare a seconda dei contesti e delle situazioni.