Danno antitrust (ancora e sempre) in cerca d’identità

Andrea Montanari dedica al danno antitrust un libro ispirato, si direbbe, alla più coesa eterodossia à la Gino Bartali: tutto sbagliato quel che rinviene da Bruxelles in chiave di responsabilità extracontrattuale, quindi tutto da rifare, adottando il duttile apparato della disciplina contrattuale. Il libro, denso, invita a riflettere su un tema di confine fra due consorterie, la pattuglia degli antitrust scholars, ragionevolmente insofferenti nei confronti di quanto residua della narcisistica dogmatica del diritto privato, e la contrapposta schiera dei civilisti, alteri custodi della centralità di quello che assumono essere il «diritto primo».