L'equo bilanciamento tra il diritto di difesa del datore e la tutela della riservatezza del prestatore di lavoro

Il presente contributo prende in esame, congiuntamente, due recenti pronunce della Suprema Corte di Cassazione, sezione lavoro, aventi ad oggetto la delicata tematica del bilanciamento del diritto alla privacy con altri diritti che emergono nella gestione dei rapporti di lavoro. Seppur con riferimento a profili fattuali differenti, le due sentenze in esame giungono all’affermazione del medesimo principio di diritto, volto a sancire la sussistenza di limitazioni alla tutela della privacy dei prestatori di lavoro, che si manifesta nelle svariate forme del diritto alla segretezza delle comunicazioni, o del diritto al recupero della corrispondenza intercorsa mediante l’utilizzo delle apparecchiature aziendali, quando dall’altra parte si contrappone il diritto alla libertà dell’organizzazione aziendale e, dunque, il diritto alla difesa della stessa. Copyright Pacini Editore