Il lavoro, nell'affrontare la tematica della rilevazione, nel giudizio di rinvio, di invalidità dell'atto processuale propone una lettura dei limiti cognitivi del giudice del rinvio, sottratto a logiche formali ed irrispettose del dato normativo, che vivono il "giudicato" in termini atecnici ed in chiave puramente repressiva. Si prospetta, quindi, un'analisi tendente a delimitare l'operatività della locuzione "precedenti gradi di giudizio" alla luce anche della "specialità" del giudizio di rinvio, con particolare riguardo alla natura ed agli effetti del provvedimento di annullamento. Si perviene, così, ad una corretta collocazione dei poteri di rilevazione dell'atto invalido nella consapevolezza del valore di garanzia ad esso connesso.
Vecchio e nuovo nei limiti di rilevazione delle invalidità nel giudizio di rinvio: verso letture rispettose della legalità processuale / Dinacci, Filippo. - (2015), pp. 673-697.
Vecchio e nuovo nei limiti di rilevazione delle invalidità nel giudizio di rinvio: verso letture rispettose della legalità processuale
Dinacci Filippo
2015
Abstract
Il lavoro, nell'affrontare la tematica della rilevazione, nel giudizio di rinvio, di invalidità dell'atto processuale propone una lettura dei limiti cognitivi del giudice del rinvio, sottratto a logiche formali ed irrispettose del dato normativo, che vivono il "giudicato" in termini atecnici ed in chiave puramente repressiva. Si prospetta, quindi, un'analisi tendente a delimitare l'operatività della locuzione "precedenti gradi di giudizio" alla luce anche della "specialità" del giudizio di rinvio, con particolare riguardo alla natura ed agli effetti del provvedimento di annullamento. Si perviene, così, ad una corretta collocazione dei poteri di rilevazione dell'atto invalido nella consapevolezza del valore di garanzia ad esso connesso.File | Dimensione | Formato | |
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