Il presente lavoro si incentra sull’operatività delle agenzie di rating che, come è noto, emettono giudizi sulla solidità e credibilità del prodotto finanziario negoziato. In tale ambito, le valutazioni dei prodotti da parte dei raters assumono fondamentale rilievo, in quanto rappresentano un indice di affidamento e reputazione delle società emittenti i titoli. All’interno di tale indagine, si affronta la problematica circa l’identificazione del valore che il giudizio emesso dalle agenzie di rating assume sul comportamento degli operatori economici. In detto ambito, l’indagine evidenzia la possibilità di considerare quale fonte di responsabilità per il comportamento delle agenzie la teoria dell’estoppel rule, formulate dalla dottrina civilistica anglosassone, secondo cui il soggetto che ha fatto affidamento sul giudizio dei raters può invocare il danno subito nell’essere stato indotto ad acquistare un titolo senza la necessaria indicazione del possibile downgrade (con ciò influenzando negativamente l’aspettativa di guadagno dell’investitore). La ricerca sottolinea, quindi, come il giudizio di rating deve essere in grado di orientare l’investitore nelle operazioni di acquisto, contenendo il rischio di insolvenza del credito e mantenendo nel contempo accurate la previsione di rendimento.
Enhancing the Regulation of Credit Rating Agencies, in Search of a Method / Miglionico, Andrea. - 159:(2012), pp. 1-136.
Enhancing the Regulation of Credit Rating Agencies, in Search of a Method
Miglionico A
2012
Abstract
Il presente lavoro si incentra sull’operatività delle agenzie di rating che, come è noto, emettono giudizi sulla solidità e credibilità del prodotto finanziario negoziato. In tale ambito, le valutazioni dei prodotti da parte dei raters assumono fondamentale rilievo, in quanto rappresentano un indice di affidamento e reputazione delle società emittenti i titoli. All’interno di tale indagine, si affronta la problematica circa l’identificazione del valore che il giudizio emesso dalle agenzie di rating assume sul comportamento degli operatori economici. In detto ambito, l’indagine evidenzia la possibilità di considerare quale fonte di responsabilità per il comportamento delle agenzie la teoria dell’estoppel rule, formulate dalla dottrina civilistica anglosassone, secondo cui il soggetto che ha fatto affidamento sul giudizio dei raters può invocare il danno subito nell’essere stato indotto ad acquistare un titolo senza la necessaria indicazione del possibile downgrade (con ciò influenzando negativamente l’aspettativa di guadagno dell’investitore). La ricerca sottolinea, quindi, come il giudizio di rating deve essere in grado di orientare l’investitore nelle operazioni di acquisto, contenendo il rischio di insolvenza del credito e mantenendo nel contempo accurate la previsione di rendimento.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
A. Miglionico, Enhancing the regulation of credit rating agencies, in search of a method (2012).pdf
Solo gestori archivio
Descrizione: Monografia
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
518.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
518.37 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.