In Italia, dal 1945 a oggi, si sono succeduti 66 governi. Nel Regno Unito invece 29, in Germania 22. Non è un caso, dunque, che nel nostro Paese si torni ciclicamente a discutere del possibile inserimento in Costituzione della sfiducia costruttiva, strumento conosciuto per la sua potenziale funzione di stabilizzazione degli esecutivi. Adottando una prospettiva comparata, è possibile notare che il voto di sfiducia costruttivo è stato inserito in Costituzione solo da tre Paesi dell’Europa occidentale: Germania, Spagna e Belgio. In questo Policy Brief si analizza la ratio teorica di tale mezzo, dopodiché se ne passa in rassegna l’effettivo utilizzo. Quindi ci si chiede se una simile riforma sia ipotizzabile in Italia nella fase finale dell’attuale legislatura. A questo proposito, sono almeno due i fattori da considerare: se da un lato è evidente che i tempi turbolenti derivanti dalla gestione della pandemia e delle sue ricadute economiche costituiscano inevitabilmente degli ostacoli per delle riflessioni approfondite circa le riforme istituzionali, dall’altro la peculiare composizione a stampo consociativo del nuovo Governo potrebbe permettere alle forze politiche di trovare maggiori opportunità di dialogo per riformare alcuni meccanismi della democrazia italiana, adottando un’ottica di sistema.
Come curare l’instabilità dei Governi italiani? L’ipotesi (europea) della sfiducia costruttiva / Improta, Marco. - (2021), pp. 1-4.
Come curare l’instabilità dei Governi italiani? L’ipotesi (europea) della sfiducia costruttiva
Marco Improta
2021
Abstract
In Italia, dal 1945 a oggi, si sono succeduti 66 governi. Nel Regno Unito invece 29, in Germania 22. Non è un caso, dunque, che nel nostro Paese si torni ciclicamente a discutere del possibile inserimento in Costituzione della sfiducia costruttiva, strumento conosciuto per la sua potenziale funzione di stabilizzazione degli esecutivi. Adottando una prospettiva comparata, è possibile notare che il voto di sfiducia costruttivo è stato inserito in Costituzione solo da tre Paesi dell’Europa occidentale: Germania, Spagna e Belgio. In questo Policy Brief si analizza la ratio teorica di tale mezzo, dopodiché se ne passa in rassegna l’effettivo utilizzo. Quindi ci si chiede se una simile riforma sia ipotizzabile in Italia nella fase finale dell’attuale legislatura. A questo proposito, sono almeno due i fattori da considerare: se da un lato è evidente che i tempi turbolenti derivanti dalla gestione della pandemia e delle sue ricadute economiche costituiscano inevitabilmente degli ostacoli per delle riflessioni approfondite circa le riforme istituzionali, dall’altro la peculiare composizione a stampo consociativo del nuovo Governo potrebbe permettere alle forze politiche di trovare maggiori opportunità di dialogo per riformare alcuni meccanismi della democrazia italiana, adottando un’ottica di sistema.File | Dimensione | Formato | |
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