Giulio Regeni, un giovane cittadino italiano studente presso l'Università di Cambridge è stato rapito, torturo e ucciso al Cairo, dove si trovava per ragioni di studio nel 2016. Nonostante il rifiuto opposto dalle autorità egiziane alle numerose richieste di collaborazione avanzate dagli inquirenti italiani , il Governo non ha adottato finora tutte le misure a disposizione, nell'ambito dell'istituto della protezione diplomatica, per ottenere giustizia. Nemmeno, il Governo ha ritenuto di doversi valere dei rimedi predisposti dalla Convenzione contro la tortura, in relazione ad un episodio occorso in Egitto di cui è stato vittima un cittadino italiano. Piuttosto, è stata autorizzata la vendita all'Egitto di materiale d'armamento, in violazione della legge interna e degli obblighi internazionali e comunitari dello Stato. Anche l'Unione europea si è astenuta finora dall'assumere le iniziative diplomatiche necessarie, contraddicendo i suoi principi e valori fondativi.
Il caso Regeni: la difficile sintesi tra diritti inviolabili dell'uomo, protezione diplomatica e interessi dello Stato / Sciso, Elena. - In: RIVISTA DI DIRITTO INTERNAZIONALE. - ISSN 0035-6158. - (2021), pp. 197-204.
Il caso Regeni: la difficile sintesi tra diritti inviolabili dell'uomo, protezione diplomatica e interessi dello Stato
Elena Sciso
2021
Abstract
Giulio Regeni, un giovane cittadino italiano studente presso l'Università di Cambridge è stato rapito, torturo e ucciso al Cairo, dove si trovava per ragioni di studio nel 2016. Nonostante il rifiuto opposto dalle autorità egiziane alle numerose richieste di collaborazione avanzate dagli inquirenti italiani , il Governo non ha adottato finora tutte le misure a disposizione, nell'ambito dell'istituto della protezione diplomatica, per ottenere giustizia. Nemmeno, il Governo ha ritenuto di doversi valere dei rimedi predisposti dalla Convenzione contro la tortura, in relazione ad un episodio occorso in Egitto di cui è stato vittima un cittadino italiano. Piuttosto, è stata autorizzata la vendita all'Egitto di materiale d'armamento, in violazione della legge interna e degli obblighi internazionali e comunitari dello Stato. Anche l'Unione europea si è astenuta finora dall'assumere le iniziative diplomatiche necessarie, contraddicendo i suoi principi e valori fondativi.File | Dimensione | Formato | |
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