Le mozioni di sfiducia al singolo Ministro e la forma di governo parlamentare (alla luce della vicenda Bonafede)

Motions of no confidence in individual Ministers and the parliamentary form of government (in the light of the Bonafede case) The contribution, in the light of an up-to-date analysis of individual motions of no confidence and, more specifically, of the of motions of no confidence in the Minister of Justice Bonafede rejected by the Senate in May 2020, argues that, in the current Constitution, this instrument, even if it has only come to be approved in one case, represents a useful mechanism in the parliamentary form of government. Contrary to those who propose its abolition and replacement by the power to remove ministers, it is argued that the individual motion of no confidence appears to be in line with the current constitutional discipline and fully consistent with the features that it has been taking on in the political and institutional dynamics .

Il contributo, alla luce di un’analisi aggiornata delle mozioni di sfiducia individuale e, più specificamente, della vicenda delle mozioni di sfiducia nei confronti del Ministro della giustizia Bonafede respinte dal Senato nel maggio 2020, sostiene che, a Costituzione vigente, tale strumento, ancorché sia giunto solo in un caso ad essere approvato, rappresenti un’utile valvola di sfogo nella forma di governo parlamentare. In chiave opposta rispetto a chi ne propone la soppressione e la sostituzione con il potere di revoca dei Ministri, si argomenta nel senso che la mozione di sfiducia individuale appare in linea con la disciplina costituzionale vigente e pienamente coerente con gli assetti che essa è andata assumendo nella dinamica politico-istituzionale.