Class litigation aims at allowing the unitary management of disputes featuring a plurality of actors holding a common legal situation. Especially where the massification of relationships prevails, the collective remedy allows the aggregation of discrete legal situations, with obvious repercussions in terms of efficiency and effectiveness. In essence, class initiative can be salient in achieving economies of scale at «mass-torts» level; but it turns out to be truly irreplaceable when small individual claims are at stake, even though they are capable of feeding substantial profits for those who serially pursue an illegal activity. To this incisiveness — when actually achieved — are connected a few negative implications. The recipe for class action is therefore problematic, oscillating between the extremes of the aggressive US version and the extenuated style exercise of Art. 140 bis of the Code of consumption. The new discipline, destined to come into force in April 2020, although imperfect as a secondbest solution, indicates a qualitative leap.

L'azione di classe mira a consentire la gestione unitaria di controversie caratterizzate da una pluralità di attori titolari di una situazione giuridica comune. Laddove prevale la massificazione dei rapporti, il rimedio collettivo permette l'aggregazione di situazioni giuridiche distinte, con evidenti ricadute in termini di efficienza ed effettività. In sostanza, l'azione di classe può risultare provvida per realizzare economie di scala, specie a livello di «masstorts»; ma si rivela davvero insostituibile quando siano in gioco istanze di modesto rilievo per il singolo, ancorché capaci di alimentare profitti consistenti per chi persegue serialmente un'attività illecita. A questa incisività — quando la si consegua — si accompagnano non pochi risvolti negativi. La ricetta dell'azione di classe si rivela, dunque, problematica, oscillando fra gli estremi dell'aggressiva versione statunitense e l'asfittico esercizio di stile dell'art. 140 bis cod. consumo. La nuova disciplina, destinata ad entrare in vigore nell'aprile del 2020, rappresenta, con ogni probabilità, una soluzione da «second best»; ma segnala indubbiamente un salto di qualità.

La (azione di) classe non è acqua / Pardolesi, Paolo; Pardolesi, Roberto. - In: IL FORO ITALIANO. - ISSN 0015-783X. - 144:9(2019), pp. 325-331.

La (azione di) classe non è acqua

Roberto Pardolesi
2019

Abstract

Class litigation aims at allowing the unitary management of disputes featuring a plurality of actors holding a common legal situation. Especially where the massification of relationships prevails, the collective remedy allows the aggregation of discrete legal situations, with obvious repercussions in terms of efficiency and effectiveness. In essence, class initiative can be salient in achieving economies of scale at «mass-torts» level; but it turns out to be truly irreplaceable when small individual claims are at stake, even though they are capable of feeding substantial profits for those who serially pursue an illegal activity. To this incisiveness — when actually achieved — are connected a few negative implications. The recipe for class action is therefore problematic, oscillating between the extremes of the aggressive US version and the extenuated style exercise of Art. 140 bis of the Code of consumption. The new discipline, destined to come into force in April 2020, although imperfect as a secondbest solution, indicates a qualitative leap.
2019
L'azione di classe mira a consentire la gestione unitaria di controversie caratterizzate da una pluralità di attori titolari di una situazione giuridica comune. Laddove prevale la massificazione dei rapporti, il rimedio collettivo permette l'aggregazione di situazioni giuridiche distinte, con evidenti ricadute in termini di efficienza ed effettività. In sostanza, l'azione di classe può risultare provvida per realizzare economie di scala, specie a livello di «masstorts»; ma si rivela davvero insostituibile quando siano in gioco istanze di modesto rilievo per il singolo, ancorché capaci di alimentare profitti consistenti per chi persegue serialmente un'attività illecita. A questa incisività — quando la si consegua — si accompagnano non pochi risvolti negativi. La ricetta dell'azione di classe si rivela, dunque, problematica, oscillando fra gli estremi dell'aggressiva versione statunitense e l'asfittico esercizio di stile dell'art. 140 bis cod. consumo. La nuova disciplina, destinata ad entrare in vigore nell'aprile del 2020, rappresenta, con ogni probabilità, una soluzione da «second best»; ma segnala indubbiamente un salto di qualità.
La (azione di) classe non è acqua / Pardolesi, Paolo; Pardolesi, Roberto. - In: IL FORO ITALIANO. - ISSN 0015-783X. - 144:9(2019), pp. 325-331.
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