SOMMARIO: 1. Premessa: la struttura del lavoro. – 2. Il perimetro dell’analisi: il procedimento parlamentare delle leggi “di revisione della Costituzione”, alla luce delle (sole) disposizioni dell’art. 138 Cost. – 3. La fase parlamentare come momento decisionale primario (temporalmente e assiologicamente) nel procedimento complessivo di revisione costituzionale. – 4. L’evoluzione delle interpretazioni delle regole relative alla fase parlamentare del procedimento ex art. 138 Cost. e del loro completamento regolamentare. – 4.1. “Alternatività” e “consecutività” delle deliberazioni rispetto alla navette. – 4.2. La prima pratica della “consecutività” e le riforme regolamentari che hanno condotto alla “alternatività”. – 4.3. Le limitazioni alla seconda deliberazione (e le critiche a tale soluzione). – 5. La scarsa specialità procedurale della prima deliberazione e il riferimento alle “forme” e alle “procedure” del procedimento legislativo. – 6. La distinzione della revisione costituzionale dalla funzione legislativa nella classificazione delle funzioni parlamentari. – 6.1. L’invarianza nella (proto?-)fase di iniziativa. – 6.2. Un precedente da analizzare meglio: la “riapertura” del testo nel 1993. – 6.3. Revisione costituzionale e funzione legislativa come species distinte del procedimento di decisione parlamentare. – 7. Conclusioni. Valorizzare la fase parlamentare del procedimento di revisione costituzionale tornando alla “consecutività”.
La fase parlamentare del procedimento di formazione delle leggi di revisione: questioni assodate e problemi aperti / Piccirilli, Giovanni. - (2019), pp. 27-68.
La fase parlamentare del procedimento di formazione delle leggi di revisione: questioni assodate e problemi aperti
Piccirilli G
2019
Abstract
SOMMARIO: 1. Premessa: la struttura del lavoro. – 2. Il perimetro dell’analisi: il procedimento parlamentare delle leggi “di revisione della Costituzione”, alla luce delle (sole) disposizioni dell’art. 138 Cost. – 3. La fase parlamentare come momento decisionale primario (temporalmente e assiologicamente) nel procedimento complessivo di revisione costituzionale. – 4. L’evoluzione delle interpretazioni delle regole relative alla fase parlamentare del procedimento ex art. 138 Cost. e del loro completamento regolamentare. – 4.1. “Alternatività” e “consecutività” delle deliberazioni rispetto alla navette. – 4.2. La prima pratica della “consecutività” e le riforme regolamentari che hanno condotto alla “alternatività”. – 4.3. Le limitazioni alla seconda deliberazione (e le critiche a tale soluzione). – 5. La scarsa specialità procedurale della prima deliberazione e il riferimento alle “forme” e alle “procedure” del procedimento legislativo. – 6. La distinzione della revisione costituzionale dalla funzione legislativa nella classificazione delle funzioni parlamentari. – 6.1. L’invarianza nella (proto?-)fase di iniziativa. – 6.2. Un precedente da analizzare meglio: la “riapertura” del testo nel 1993. – 6.3. Revisione costituzionale e funzione legislativa come species distinte del procedimento di decisione parlamentare. – 7. Conclusioni. Valorizzare la fase parlamentare del procedimento di revisione costituzionale tornando alla “consecutività”.File | Dimensione | Formato | |
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