La riserva di legge è un istituto classico del diritto costituzionale, transitato dalla tradizione liberale allo Stato costituzionale contemporaneo. Questo studio vuole mostrare come la giurisprudenza della Corte costituzionale ne abbia inteso il fondamento e la finalizzazione in maniera diversa da quanto proposto nelle ricostruzioni della dogmatica classica. In particolare, la giurisprudenza costituzionale ha enfatizzato la sua natura strumentale, spostandone il focus dalla protezione del Parlamento-legislatore all’individuazione degli spazi di operatività della stessa Corte costituzionale. Inoltre, la riserva di legge è stata al centro di numerosi passaggi fondamentali del «cammino comunitario della Corte» e del rapporto tra Costituzione e CEDU. Proprio l’inte(g)razione tra ordinamento costituzionale italiano e dimensione «sovrastatuale» offre ulteriori spunti per tornare ad approfondire l’istituto, specie ora che, sia nell’Unione europea, sia nel sistema CEDU, sono rinvenibili strumenti e concetti apertamente qualificati come «legislativi». Dallo studio emerge come la riserva di legge costituisca un istituto cruciale per definire il grado di apertura dell’ordinamento costituzionale, ponendosi a garanzia della giustiziabilità dei rapporti interordinamentali, a testimonianza di come in essa si riflettano dinamiche profonde della statualità, poste sempre più in tensione dal processo di integrazione europea.

La “riserva di legge”: evoluzioni costituzionali, influenze sovrastatuali / Piccirilli, Giovanni. - (2019), pp. 1-306.

La “riserva di legge”: evoluzioni costituzionali, influenze sovrastatuali

Piccirilli, G
2019

Abstract

La riserva di legge è un istituto classico del diritto costituzionale, transitato dalla tradizione liberale allo Stato costituzionale contemporaneo. Questo studio vuole mostrare come la giurisprudenza della Corte costituzionale ne abbia inteso il fondamento e la finalizzazione in maniera diversa da quanto proposto nelle ricostruzioni della dogmatica classica. In particolare, la giurisprudenza costituzionale ha enfatizzato la sua natura strumentale, spostandone il focus dalla protezione del Parlamento-legislatore all’individuazione degli spazi di operatività della stessa Corte costituzionale. Inoltre, la riserva di legge è stata al centro di numerosi passaggi fondamentali del «cammino comunitario della Corte» e del rapporto tra Costituzione e CEDU. Proprio l’inte(g)razione tra ordinamento costituzionale italiano e dimensione «sovrastatuale» offre ulteriori spunti per tornare ad approfondire l’istituto, specie ora che, sia nell’Unione europea, sia nel sistema CEDU, sono rinvenibili strumenti e concetti apertamente qualificati come «legislativi». Dallo studio emerge come la riserva di legge costituisca un istituto cruciale per definire il grado di apertura dell’ordinamento costituzionale, ponendosi a garanzia della giustiziabilità dei rapporti interordinamentali, a testimonianza di come in essa si riflettano dinamiche profonde della statualità, poste sempre più in tensione dal processo di integrazione europea.
2019
978-88-921-1996-3
9788892181847
La “riserva di legge”: evoluzioni costituzionali, influenze sovrastatuali / Piccirilli, Giovanni. - (2019), pp. 1-306.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Piccirilli - Riserva di legge PRINT FORMAT.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 2.14 MB
Formato Adobe PDF
2.14 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11385/185212
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact