Lo scritto prende in esame la clausola risolutiva espressa, disciplinata nell’art. 1456 c.c.: mediante la stessa, i contraenti possono prevedere che il contratto si risolva di diritto nell’ipotesi in cui una determinata obbligazione (o più obbligazioni, purché siano specificate) non sia adempiuta. In tal caso, affinché la clausola possa operare, è necessario che il contraente non inadempiente comunichi all’altra parte la volontà di avvalersi della clausola. Con la pattuizione di una clausola siffatta, sono le stesse parti a valutare come importante l’inadempimento e, pertanto, il giudizio ex art. 1455 c.c. è sottratto al giudice.
Clausola risolutiva espressa / Tamponi, Michele. - (2017), pp. 859-890.
Clausola risolutiva espressa
M. TAMPONI
2017
Abstract
Lo scritto prende in esame la clausola risolutiva espressa, disciplinata nell’art. 1456 c.c.: mediante la stessa, i contraenti possono prevedere che il contratto si risolva di diritto nell’ipotesi in cui una determinata obbligazione (o più obbligazioni, purché siano specificate) non sia adempiuta. In tal caso, affinché la clausola possa operare, è necessario che il contraente non inadempiente comunichi all’altra parte la volontà di avvalersi della clausola. Con la pattuizione di una clausola siffatta, sono le stesse parti a valutare come importante l’inadempimento e, pertanto, il giudizio ex art. 1455 c.c. è sottratto al giudice.File | Dimensione | Formato | |
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