Il testo propone una nuova valutazione del contributo italiano agli affari internazionali. Attraverso una lettura più completa e pluralista della azione italiana a livello internazionale è possibile delineare un’immagine dell’Italia come potenza normativa in grado di incidere sulla formulazione dei principi che determinano cosa sia legittimo a livello internazionale. Il contributo italiano degli ultimi decenni è stato cruciale in una serie di campagne transnazionali che hanno avuto un impatto significativo a livello internazionale. I casi della libertà di religione, della pace in Mozambico, della Corte penale internazionale, della moratoria sulla pena di morte, del divieto delle mutilazioni genitali femminili, della cancellazione del debito, della confisca dei beni criminali e dei corridoi umanitari illustrano il ruolo svolto dall’Italia nella politica del cambiamento delle norme internazionali che regolano l’ambito dei diritti umani. Tali mobilitazioni sono il risultato della combinazione di fattori che verranno studiati nel dettaglio nel libro. Tra i tratti maggiormente caratterizzanti di tali azioni politiche c’è sicuramente l’intensa sinergia che si è stabilità durante queste campagne tra l’azione del governo italiano e le organizzazioni della società civile italiana. Alle volte la leadership è stata chiaramente tenuta dalle organizzazioni della società civile, altre volte invece il governo ha avuto un ruolo propositivo. In tutti i casi, lavorando insieme questi attori hanno saputo formulare strategie innovative di quella che chiameremo “diplomazia ibrida”.
La diplomazia ibrida italiana: come il governo e la società civile cambiano il mondo insieme / Marchetti, Raffaele. - (2017), pp. 1-193.
La diplomazia ibrida italiana: come il governo e la società civile cambiano il mondo insieme
MARCHETTI, RAFFAELE
2017
Abstract
Il testo propone una nuova valutazione del contributo italiano agli affari internazionali. Attraverso una lettura più completa e pluralista della azione italiana a livello internazionale è possibile delineare un’immagine dell’Italia come potenza normativa in grado di incidere sulla formulazione dei principi che determinano cosa sia legittimo a livello internazionale. Il contributo italiano degli ultimi decenni è stato cruciale in una serie di campagne transnazionali che hanno avuto un impatto significativo a livello internazionale. I casi della libertà di religione, della pace in Mozambico, della Corte penale internazionale, della moratoria sulla pena di morte, del divieto delle mutilazioni genitali femminili, della cancellazione del debito, della confisca dei beni criminali e dei corridoi umanitari illustrano il ruolo svolto dall’Italia nella politica del cambiamento delle norme internazionali che regolano l’ambito dei diritti umani. Tali mobilitazioni sono il risultato della combinazione di fattori che verranno studiati nel dettaglio nel libro. Tra i tratti maggiormente caratterizzanti di tali azioni politiche c’è sicuramente l’intensa sinergia che si è stabilità durante queste campagne tra l’azione del governo italiano e le organizzazioni della società civile italiana. Alle volte la leadership è stata chiaramente tenuta dalle organizzazioni della società civile, altre volte invece il governo ha avuto un ruolo propositivo. In tutti i casi, lavorando insieme questi attori hanno saputo formulare strategie innovative di quella che chiameremo “diplomazia ibrida”.File | Dimensione | Formato | |
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