Onore e diritto penale hanno rappresentato tradizionalmente un binomio problematico. Sono noti i dibattiti sul concetto di onore come legittimo oggetto di tutela penale; e altrettanto noti sono i problemi originati dai rapporti di interferenza tra onore e libertà di manifestazione del pensiero. La necessità di un bilanciamento tra i due diritti ha fatto però recentemente emergere un profilo sinora trascurato nella riflessione teorica, che concerne la congruità del trattamento sanzionatorio della diffamazione. Ciò alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che tende a censurare l’uso della sanzione detentiva anche a fronte di fatti di diffamazione non scriminati dall’esercizio dei diritti di cronaca o di critica, in nome delle esigenze di una tutela ‘forte’ dell’attività giornalistica, il cui ruolo di ‘cane da guardia della democrazia’ è costantemente sottolineato nelle sentenze di Strasburgo. Obiettivo del lavoro è quello di riflettere sulla legittimazione dell’intervento penale in materia, e ragionare sulle possibili prospettive di riforma di questo delicato settore della parte speciale del diritto penale.
Diffamazione e legittimazione dell'intervento penale: contributo a una riforma dei delitti contro l'onore / Gullo, Antonino. - (2013), pp. 1-224.
Diffamazione e legittimazione dell'intervento penale: contributo a una riforma dei delitti contro l'onore
GULLO, ANTONINO
2013
Abstract
Onore e diritto penale hanno rappresentato tradizionalmente un binomio problematico. Sono noti i dibattiti sul concetto di onore come legittimo oggetto di tutela penale; e altrettanto noti sono i problemi originati dai rapporti di interferenza tra onore e libertà di manifestazione del pensiero. La necessità di un bilanciamento tra i due diritti ha fatto però recentemente emergere un profilo sinora trascurato nella riflessione teorica, che concerne la congruità del trattamento sanzionatorio della diffamazione. Ciò alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che tende a censurare l’uso della sanzione detentiva anche a fronte di fatti di diffamazione non scriminati dall’esercizio dei diritti di cronaca o di critica, in nome delle esigenze di una tutela ‘forte’ dell’attività giornalistica, il cui ruolo di ‘cane da guardia della democrazia’ è costantemente sottolineato nelle sentenze di Strasburgo. Obiettivo del lavoro è quello di riflettere sulla legittimazione dell’intervento penale in materia, e ragionare sulle possibili prospettive di riforma di questo delicato settore della parte speciale del diritto penale.File | Dimensione | Formato | |
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