Lo studio intende offrire un contributo al tema della valutazione delle azioni e investe pertanto i problemi della corretta procedura contabile per la determinazione degli utili, della scelta dei proventi da attualizzare (dividendi o utili), dell'individuazione dell'appropriato tasso di sconto. Questa vasta problematica è stata resa particolarmente complessa negli ultimi anni dall'accentuazione del fenomeno inflazionistico. Lo studio ipotizza che il valore dell'azione sia funzionalmente legato a due variabili, il tasso di sconto e i dividendi attesi. Esso si incentra quindi nella formulazione e nella stima di un modello di dividendi attesi: i dividendi attesi dipendono dai dividendi passati e dagli utili correnti. La stima, condotta per il periodo 1966-1977 sulle società del campione Banca d'Italia, ha permesso di valutare il processo di determinazione dei dividendi e di misurare il tasso permanente di variazione degli utili correnti, una volta scelto un appropriato tasso di sconto. Lo studio, inoltre, analizza le connessioni logiche tra tasso d'inflazione, risultati di bilancio e struttura patrimoniale delle imprese, rilevando che gli utili contabili tendono a sottostimare gli utili "veri" quando un tasso d'inflazione accentuato si associ a un "leverage" elevato.
Corsi delle azioni e dividendi attesi: verifica empirica per un campione di società italiane / Barone, Emilio; Cristini, G.. - In: CONTRIBUTI ALLA RICERCA ECONOMICA DEL SERVIZIO STUDI DELLA BANCA D'ITALIA. - ISSN 0392-4661. - 10:(1981), pp. 7-61.
Corsi delle azioni e dividendi attesi: verifica empirica per un campione di società italiane
BARONE, EMILIO;
1981
Abstract
Lo studio intende offrire un contributo al tema della valutazione delle azioni e investe pertanto i problemi della corretta procedura contabile per la determinazione degli utili, della scelta dei proventi da attualizzare (dividendi o utili), dell'individuazione dell'appropriato tasso di sconto. Questa vasta problematica è stata resa particolarmente complessa negli ultimi anni dall'accentuazione del fenomeno inflazionistico. Lo studio ipotizza che il valore dell'azione sia funzionalmente legato a due variabili, il tasso di sconto e i dividendi attesi. Esso si incentra quindi nella formulazione e nella stima di un modello di dividendi attesi: i dividendi attesi dipendono dai dividendi passati e dagli utili correnti. La stima, condotta per il periodo 1966-1977 sulle società del campione Banca d'Italia, ha permesso di valutare il processo di determinazione dei dividendi e di misurare il tasso permanente di variazione degli utili correnti, una volta scelto un appropriato tasso di sconto. Lo studio, inoltre, analizza le connessioni logiche tra tasso d'inflazione, risultati di bilancio e struttura patrimoniale delle imprese, rilevando che gli utili contabili tendono a sottostimare gli utili "veri" quando un tasso d'inflazione accentuato si associ a un "leverage" elevato.Pubblicazioni consigliate
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