Il giudizio direttissimo

Il contributo è dedicato al rito "ex abrupto", nella fisionomia da questo assunta in esito alla riforma procedurale penale del 1988 ed alle novellazioni successive. Originariamente circoscritto a specifiche ipotesi di evidenza probatoria, il procedimento ha successivamente ri - assunto una serie di forme atipiche, secondo una logica mirante ad efficienza ed esemplarità nella repressione penale. Negli anni più recenti, poi, la tipologia codicistica è stata riformulata; da un lato, per rendere talora obbligatoria e più frequente l'applicazione del rito, dall'altro, al fine di rendere il procedimento "meno stigmatizzante" nel caso di reati minori. Tali considerazioni hanno portato ad una rilettura critica dell'istituto, diretta ad evidenziarne le connotazioni inquisitorie e le criticità, alla luce della normativa internazionale e costituzionale mirante alla salvaguardia dei diritti umani.