Nella tradizione dogmatica italiana, l’espressione “forma di governo” indica il complesso di regole relative alla allocazione dei poteri fra i diversi rami dell’apparato organizzativo statale e, più in generale, i rapporti fra tali organi. In che misura tale categoria appare idonea ad essere applicata al contesto dell’Unione europea? È possibile includere l’Unione europea fra le “forme” di governo parlamentari? Oppure la U.E. sta diventando più simile allo schema di un “separation of power system” sul modello della “democrazia composita” statunitense? Alla luce del dibattito sul “problema dei concetti” nel diritto costituzionale europeo, il contributo si propone di invertire la prospettiva di analisi che fa da sfondo a queste domande. Secondo la tesi che si intende sostenere, non necessariamente è l’assetto istituzionale della U.E. a dover essere ripensato sulla base delle “vecchie” categorie costituzionalistiche di origine statuale, ma semmai è l’apparato concettuale degli stati membri ad incontrare nel processo di integrazione uno straordinario e decisivo fattore di attualizzazione.
Oltre le "forme di governo". Appunti in tema di "assetti di organizzazione costituzionale dell'Unione europea" / Ibrido, Renato. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - 1(2015), pp. 1-34.
Oltre le "forme di governo". Appunti in tema di "assetti di organizzazione costituzionale dell'Unione europea"
IBRIDO, RENATO
2015
Abstract
Nella tradizione dogmatica italiana, l’espressione “forma di governo” indica il complesso di regole relative alla allocazione dei poteri fra i diversi rami dell’apparato organizzativo statale e, più in generale, i rapporti fra tali organi. In che misura tale categoria appare idonea ad essere applicata al contesto dell’Unione europea? È possibile includere l’Unione europea fra le “forme” di governo parlamentari? Oppure la U.E. sta diventando più simile allo schema di un “separation of power system” sul modello della “democrazia composita” statunitense? Alla luce del dibattito sul “problema dei concetti” nel diritto costituzionale europeo, il contributo si propone di invertire la prospettiva di analisi che fa da sfondo a queste domande. Secondo la tesi che si intende sostenere, non necessariamente è l’assetto istituzionale della U.E. a dover essere ripensato sulla base delle “vecchie” categorie costituzionalistiche di origine statuale, ma semmai è l’apparato concettuale degli stati membri ad incontrare nel processo di integrazione uno straordinario e decisivo fattore di attualizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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