Nell’ambito delle teorie che nel tempo hanno approcciato il problema organizzativo, i filoni istituzionalista e neoistituzionalista si caratterizzano per un rifiuto della razionalità assoluta, propria della scuola classica, e per un approccio basato su una razionalità che si può definire a posteriori. Ciò poiché gli individui, e di conseguenza le organizzazioni, subiscono condizionamenti di vario tipo, siano essi puramente simbolici o concreti, da parte di entità che vengono definite istituzioni. Il filone di pensiero è definito dunque istituzionale, perché è diretto a studiare le condizioni e i vincoli che le istituzioni sociali pongono all’agire umano e organizzativo. Da questa prospettiva, è utile distinguere l’approccio istituzionalista dalle correnti razionaliste, che ritengono di spiegare i comportamenti umani in base a principi universali astratti dalla natura umana, ma anche da approcci di tipo contingentista, che riconducono i condizionamenti ad alcune variabili più o meno turbolente.
Il ruolo delle istituzioni nella teoria organizzativa / Lucia, Marchegiani; Giustiniano, Luca; Brunetta, Federica. - (2014), pp. 97-110.
Il ruolo delle istituzioni nella teoria organizzativa
GIUSTINIANO, LUCA;BRUNETTA, FEDERICA
2014
Abstract
Nell’ambito delle teorie che nel tempo hanno approcciato il problema organizzativo, i filoni istituzionalista e neoistituzionalista si caratterizzano per un rifiuto della razionalità assoluta, propria della scuola classica, e per un approccio basato su una razionalità che si può definire a posteriori. Ciò poiché gli individui, e di conseguenza le organizzazioni, subiscono condizionamenti di vario tipo, siano essi puramente simbolici o concreti, da parte di entità che vengono definite istituzioni. Il filone di pensiero è definito dunque istituzionale, perché è diretto a studiare le condizioni e i vincoli che le istituzioni sociali pongono all’agire umano e organizzativo. Da questa prospettiva, è utile distinguere l’approccio istituzionalista dalle correnti razionaliste, che ritengono di spiegare i comportamenti umani in base a principi universali astratti dalla natura umana, ma anche da approcci di tipo contingentista, che riconducono i condizionamenti ad alcune variabili più o meno turbolente.File | Dimensione | Formato | |
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