Il volume analizza criticamente le prospettive di sviluppo della costruzione europea alla luce degli insegnamenti del "Gruppo di Coppet", un gruppo di pensatori di diversa nazionalità, guidati da Jacques Necker e da Madame de Stael, che a cavallo del secolo diciassettesimo e diciottesimo (tra il 1780 e il 1820) innovarono profondamente il pensiero economico e politico del Continente. Pensatori diversi come Benjamin Constant, Sismondi, Schlegel e Ferdinando Galiani, riuniti a Coppet da Necker e Madame de Stael, sono all'origine di molte importanti correnti di pensiero moderno, come il liberalismo solidaristico, il romanticismo, la socialdemocrazia, il marginalismo, i movimenti nazionali, anticipando lo sviluppo di impostazioni economiche successive come le politiche attive keynesiane, l'economia sociale di mercato, il diritto internazionale del lavoro, il federalismo, i movimenti di liberazione della donna. Ciò che unì queste persone fu la comune avversione al progetto europeo di Napoleone e allo sviluppo di Stati-nazione accentrati e interventisti che in quel periodo, dalla Rivoluzione francese fino al Congresso di Vienna, venivano costruendosi e che avrebbe condizionato l'Europa fino ai nostri giorni. Emerse quindi in quegli anni una visione diversa dell'Europa, che torna oggi prepotentemente di attualità di fronte ai limiti e ai ritardi dell'Europa degli Stati nazionali. La rivisitazione di questo importante patrimonio di pensiero europeo consente di delineare la visione di un'altra Europa, un'Europa delle diversità e della società civile, capace di valorizzare un modello di sviluppo fondato sulle piccole imprese, sull'uguaglianza uomo donna, sul dinamismo delle nazioni senza nazionalismi, sul riformismo politico, sul decentramento e sul federalismo. Il volume analizza nei diversi capitoli gli aspetti principali di questo nuovo modello di integrazione europea, quale si sta delineando oggi e ancor più si rende necessario per il futuro, prendendo spunto dalle riflessioni del passato: il modello toscano e il ruolo delle piccole imprese, l'uguaglianza uomo-donna, l'eclisse dello Stato-nazione, il liberalismo dei moderni, l'Europa della qualità della vita e della buona amministrazione. Scritto in francese e orientato quindi ad un pubblico europeo, il volume integra prospettive di politica economica, economia politica, politologia, storia del pensiero e sociologia economica per proporre una visione coerente e ambiziosa dell'Europa di domani.

L'Europe de Coppet: essai su l'Europe de demain / Garonna, Paolo. - (2010), pp. 1-293.

L'Europe de Coppet: essai su l'Europe de demain

GARONNA, PAOLO
2010

Abstract

Il volume analizza criticamente le prospettive di sviluppo della costruzione europea alla luce degli insegnamenti del "Gruppo di Coppet", un gruppo di pensatori di diversa nazionalità, guidati da Jacques Necker e da Madame de Stael, che a cavallo del secolo diciassettesimo e diciottesimo (tra il 1780 e il 1820) innovarono profondamente il pensiero economico e politico del Continente. Pensatori diversi come Benjamin Constant, Sismondi, Schlegel e Ferdinando Galiani, riuniti a Coppet da Necker e Madame de Stael, sono all'origine di molte importanti correnti di pensiero moderno, come il liberalismo solidaristico, il romanticismo, la socialdemocrazia, il marginalismo, i movimenti nazionali, anticipando lo sviluppo di impostazioni economiche successive come le politiche attive keynesiane, l'economia sociale di mercato, il diritto internazionale del lavoro, il federalismo, i movimenti di liberazione della donna. Ciò che unì queste persone fu la comune avversione al progetto europeo di Napoleone e allo sviluppo di Stati-nazione accentrati e interventisti che in quel periodo, dalla Rivoluzione francese fino al Congresso di Vienna, venivano costruendosi e che avrebbe condizionato l'Europa fino ai nostri giorni. Emerse quindi in quegli anni una visione diversa dell'Europa, che torna oggi prepotentemente di attualità di fronte ai limiti e ai ritardi dell'Europa degli Stati nazionali. La rivisitazione di questo importante patrimonio di pensiero europeo consente di delineare la visione di un'altra Europa, un'Europa delle diversità e della società civile, capace di valorizzare un modello di sviluppo fondato sulle piccole imprese, sull'uguaglianza uomo donna, sul dinamismo delle nazioni senza nazionalismi, sul riformismo politico, sul decentramento e sul federalismo. Il volume analizza nei diversi capitoli gli aspetti principali di questo nuovo modello di integrazione europea, quale si sta delineando oggi e ancor più si rende necessario per il futuro, prendendo spunto dalle riflessioni del passato: il modello toscano e il ruolo delle piccole imprese, l'uguaglianza uomo-donna, l'eclisse dello Stato-nazione, il liberalismo dei moderni, l'Europa della qualità della vita e della buona amministrazione. Scritto in francese e orientato quindi ad un pubblico europeo, il volume integra prospettive di politica economica, economia politica, politologia, storia del pensiero e sociologia economica per proporre una visione coerente e ambiziosa dell'Europa di domani.
2010
9782606013691
L'Europe de Coppet: essai su l'Europe de demain / Garonna, Paolo. - (2010), pp. 1-293.
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